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“La Scandone che vince in Europa ci riempie di orgoglio e di speranza” #iocicredoancora

La Scandone che vince anche in Europa è un fatto bellissimo da commentare. Ci riempie di orgoglio e di speranza. La vittoria in Serbia ci fa però capire un paio di cose‎. Innanzitutto che abbiamo una squadra, una società e una dirigenza competitive, ma lo sapevamo già. In secondo luogo che la Lega sta perdendo un’occasione importante con una manifestazione messa su senza grosse pretese. Però l’importante è esservi. E Avellino è presente ad alto livello.
Altra questione è il ritorno al successo dell’Avellino calcio. Non eravamo disperati prima e non ci esaltiamo ora. Le cose sulle quali lavorare sono ancora tantissime e importanti. Bisognerà proseguire su questo cammino che si presenta lungo e faticoso.
Ma più della vittoria mi interessa parlare di una sconfitta. Quella avvenuta a Novara nella passata stagione. Una sconfitta per 4 a 1 che è stata poi seguita da un momento importante per la tifoseria irpina. Abbiamo visto tutti il video che mostra un nutrito gruppo di tifosi dell’Avellino appena usciti dalla cocente sconfitta che si imbattono in un gruppo di ragazzini di Novara intenti a giocare a pallone. I tifosi biancoverdi si fermano, cantano, saltano, incitano i piccoli calciatori che, prima increduli e poi emozionati danno vita a una festa che è rimbalzata su tutti i siti del mondo. Ricordo che la Domenica Sportiva aprì la trasmissione con quel filmato.
Tutti ne hanno parlato, ma occorre continuare a parlarne perché sebbene in molti abbiano sostenuto che si sia trattato di una giornata di normalità sportiva, sappiamo benissimo che non è stata normale affatto. E il merito a quel gruppo di tifosi appassionati per i colori biancoverdi ma innamorati dello sport risulta immenso per la lezione che hanno dato a tutti noi. Per la partita di quest’anno a Novara, la società ha invitato quella squadra di giovani calciatori e loro andranno allo stadio con le sciarpe di Novara e di Avellino. Sarà bellissimo comunque vada a finire la partita, proprio perché è un’eccezione in un mare di intolleranza e di atteggiamenti violenti.
Io nella mia carriera di tifoso dell’Avellino credo di aver fatto un centinaio di trasferte e ne ho viste di tutti i colori. A volte mi sono reso conto proprio del rischio che correvo‎… per una partita di calcio… ad esempio ho un ricordo bruttissimo di un Catania – Avellino giocato nel campo neutro di Messina, credo in uno degli ultimi anni di serie A. Una mega trasferta per la salvezza alla quale partecipammo in 5000 con la maggioranza della tifoseria composta da famiglie con bambini. All’uscita dello stadio, nel percorso verso la stazione, scortati dalla polizia, fummo attaccati ripetutamente da teppisti armati di spranghe, coltelli, catene, bottiglie di vetro. Un episodio inconcepibile. Per questo mi auguro che Novara sia l’esempio. Che le nuove generazioni siano migliori delle precedenti. E io ci credo ancora.

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Un commento

  1. Caro Antonio a quella trasferta c ero anch’io e sottoscrivo tutto! Bastardi catanesi….ciao
    Carmine

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