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“Leunen è stato lo Smodis della Scandone, a Reggio Emilia il pronostico non è chiuso..”

C’è una città, un’intera provincia ed una squadra che sognano: Avellino e la Scandone. Per la prima volta nei quattro anni di propria gestione, la  Sidigas sta raccogliendo una gioia dietro l’altra.  Dalle stalle alle stelle verrebbe da dire invertendo le parole del celebre detto. Troppo poco prima? Esagerato ora? La sensazione, tuttavia, è quella di voler arrivare fino in fondo un pò come avvenuto nella Final Eight di febbraio. Le tre gare contro Pistoia hanno fatto emergere difetti (difesa a volte fin troppo permissiva in qualche caso) ed un attacco che può beneficiare della qualità dei singoli. I nomi sono noti ma come ha sottolineato Sacripanti nel post gara del PalaCarrara, il traguardo è da condividere dal primo all’ultimo dei componenti della società, staff tecnico e roster.

“Saper gestire i momenti decisivi rappresenta un segnale importante per la volata scudetto. Di situazioni del  genere la Scandone ne vivrà molte di più col passare delle gare.” E’ il pensiero di Vincenzo Di Schiavi de “La Gazzetta dello Sport” inviato al match in terra toscana ieri sera che ha sancito il passaggio in semifinale dei biancoverdi.

La Scandone ha confermato di essere la squadra da battere?

“Sicuramente Avellino ha dato prova di essere una grande squadra. Vincere al PalaCarrara è missione difficilissima. La Giorgio Tesi è andata ben oltre i propri limiti beneficiando di un’atmosfera caldissima e di un pubblico che l’ha supportata dal primo all’ultimo secondo. Coach Esposito è stato anche bravo a mettere in difficoltà il collega Sacripanti con una serie di accorgimenti tattici sugli esterni che hanno creato difficoltà alla manovra di Avellino a cui va dato atto di aver sfoderato una superiorità mentale.”

Leunen e Green sono state le certezze di Avellino nel corso della gara, Nunnally il fattore in più nel tempo supplementare?

“Leunen è stato come lo Smodis nella Virtus Bologna: è il leader silenzioso che fa la cosa giusta al momento giusto. Ha trascinato da solo la squadra. Green è un giocatore dal rendimento migliore di Ragland e con fiammate importanti che possono deciderti la gara da un momento all’altro.  Conferma di essere ormai diventato un giocatore di altissimo livello. Ha il merito di aver trasformato una serata negativa in una serata vincente.”

Le attenzioni sono rivolte alla semifinale con Reggio Emilia. Quali insidie nasconde una serie del genere per i biancoverdi?

“In casa Reggio Emilia tengono una qualità altissima. Possono andare in difficoltà, mai in tilt. Sono abilissimi a sfruttare tutti i propri vantaggi. Servirà molto più della gara perfetta. La chiave saranno le gare del PalaBigi tenendo conto che lì ci ha vinto solo Sassari in campionato. Se dovesse riuscire nell’impresa, la Sidigas può centrare il gran colpo. Sarà una sfida equilibrata e dall’alto tasso tecnico.”

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