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Ragland ed il suo futuro: i rubli della Russia o l’esser il numero uno della Sidigas?

Russia o Italia? O puntare alle offerte giunte anche dalla Turchia? Joe Ragland è il tormentone estivo del mercato della Sidigas Avellino. La piazza chiede la sua conferma dopo averlo incoronato beniamino e leader indiscusso di una squadra costruita intorno al suo talento.  L’esser stato il n.1 seppur non eletto – clamorosamente – Mvp dell’ultima stagione ha fatto salire l’appeal nei suoi confronti di diverse squadre europee.

Come noto Joe Ragland è finito nel mirino del Lokomotiv Kuban, compagine russa che parteciperà alla prossima edizione dell’Eurocup. La formazione guidata da coach Sasa Obradovic è arrivata ad offrire fino ad 800.000 dollari contro i 900.000 richiesti in un primo momento dal giocatore. Una mossa – a detta di qualcuno – improntata a mandare su un binario morto la trattativa in quanto Ragland sembra non esser così convinto del progetto dei rossoverdi.

Dal canto suo Avellino non giocherà a fare aste ma ha avanzato la sua proposta di 550.000 dollari. Uno sforzo per un giocatore da sempre considerato uno dei pupilli del patron De Cesare. Durante le Summer League lo stesso Alberani – come ha riferito qualche giorno fa “Il Mattino” – avrà un incontro con Dan Tobin, agente del cestista con passaporto liberiano, in cui dovrebbe sbrogliarsi la matassa. Ragland resterebbe un altro anno in Irpinia, forte del’eccellente rapporto creatosi e consolidatosi sia col club sia con la piazza. La sua agenzia, al contrario, sembra spingerlo per accettare la proposta del Kuban. L’ago della bilancia anche in questo caso ha un nome e cognome: Joe Ragland.

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