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Sidigas, nella tana di Salonicco per tornare ad essere lupi anche in trasferta

Da domenica sera già in Grecia la Sidigas Avellino è immediatamente proiettata alla sfida di domani (martedì pomeriggio) contro l’Aris Salonicco. Una gara in cui si intreccia l’importanza della posta in palio – la Scandone si avvicinerebbe alla vetta del girone D lanciando un segnale preciso alle avversarie – col fascino della storia che contraddistingue la formazione guidata in panchina da Panagiotis Giannakis, già allenatore dell’Olympiakos Atene (avversario dell’Air nell’Eurolega 2008-2009) ed ex stella di questo club fondato nel 1922, quattro anni prima dell’altra squadra della città ovvero il Paok. Dieci campionati nazionali vinti di cui sette consecutivi a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 e le sette coppe di Grecia fanno di quella giallonera una delle squadre di maggior tradizione nella pallacanestro ellenica.

La stagione dell’Aris sin qui vive di cosiddetti up & down per quanto concerne il cammino nella lega greca – dove occupa l’11° posizione ed è reduce dal ko contro il Paok per 57-63 – e nella Basketball Champions League in cui conserva la quarta posizione, malgrado lo stop col Besiktas per 83-61, nel raggruppamento con sette punti proprio alle spalle degli uomini di Sacripanti.

Punto di forza della squadra greca è la guardia Ioannis Athineou, top scorer di squadra nella kermesse continentale con 11,3 punti e miglior realizzatore (20 punti) nell’ultimo match in terra turca. Nel roster spicca la presenza dell’ex Nazionale greco Panagiotis Vasilopoulos (era nella Grecia che conquisto il secondo posto ai Mondiali del 2006) mentre la guardia titolare è l’ex rosetano Kyle Weaver che in carriera vanta anche sessantotto presenze in Nba con la canotta degli Oklahoma City Thunder dal 2008 al 2010. A chiudere lo starting five sono l’ala-centro Michalis Tsairelis ed il play Dimitrios Flionis.

Le vecchie conoscenze del campionato italiano non mancano nelle fila dell’Aris: detto di Weaver, nello spot di centro ci sono i 211 centimetri di Keith Benson che a Sassari nel 2011 fece giusto una comparsa prima di ritornare oltre oceano agli Hakws che lo avevano scelto nel Draft di quell’anno. A dare man forte nel pitturato del Salonicco c’è poi Brent Petway che in Grecia ha già vinto uno scudetto ad Atene nel 2015 con l’Oympiakos mentre in Italia lo si è visto giocare l’annata 2015-2016 in quota alla Dinamo Sassari. Lo stesso vale per Kwame Vaughn, giramondo tra Francia e Germania ma la cui prima esperienza europea è stata nel 2013 in Sicilia ad Agrigento. Completano la rosa il play-guardia Gary Bell e l’ala piccola Spyros Mourtos.

La Sidigas, come preannunciato da Sacripanti domenica mattina nel post gara del successo con Varese, è chiamata ad un altro grande sforzo in un gara che può fungere da spartiacque per il destino dei lupi nella competizione. Dopo la sosta – ricordiamo – Avellino giocherà ben tre gare casalinghe consecutive e vincere in Grecia significherebbe tanto in termini di equilibrio nel girone. I numeri dicono che Avellino potrà contare sul 9° miglior marcatore della Champions (Rich 16,6 punti), il 2° miglior stoppatore (N’Diaye con 2) oppure il tiro da due punti di Wells (75%)  senza tralasciare gli otto rimbalzi a partita di Leunen (8°) e i 5,8 assist di Fitipaldo (assente) che lo collocano in 4° posizione nella speciale classifica.

Avellino deve tornare a vincere fuori casa in Europa dopo il blitz di un mese fa ad Istanbul dando così  continuità alla striscia casalinga di risultati positivi, valore segreto per Scrubb e soci. Palla a due martedì alle ore 18:30 dinanzi ai 5.500 spettatori dell’Alexandreio Melathron.

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