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Un finale thrilling, adesso non si può più sbagliare

Ieri sera Ariel Filloy si è ripreso con gli interessi la sua personale rivincita rispetto a quanto accaduto nei playoff 2016 quando James Nunnally, nel corso di gara 3 a Pistoia, gli segnò in faccia il canestro che valse il passaggio in semifinale contro la Grissin Bon Reggio Emilia.

Peccato davvero per l’esito di gara 4 in cui l’Umana Reyer Venezia ha dimostrato tutta la sua capacità nel vincere un appuntamento fondamentale pur non giocando la più bella pallacanestro e imponendosi ancora una volta con pochi punti di scarto. Nella post season conta  innanzitutto essere concreti, cinici e lottare su ogni pallone. Avellino paga a caro prezzo un primo tempo ondivago in cui è finita addirittura sotto di tredici lunghezze a ridosso dell’intervallo, trovando scarso feeling col canestro rispetto a quarantotto ore prima. Recuperare simili svantaggi contro avversarie quotate quale Venezia comporta un ulteriore sforzo che si può pagare in termini di lucidità nel finale di partita.

“Avellino – come riporta il sito della Legabasket – eguaglia la seconda peggior prestazione della stagione da tre punti, il 25% di ieri sera è superato solo dal 17.6% realizzato alla diciottesima giornata contro Pistoia. In quattro occasioni la squadra di Sacripanti ha tirato con meno del 30% da tre e in tutte e quattro è arrivata una sconfitta. (2 volte contro Pistoia e 2 contro Venezia).”

Gli ospiti hanno trovato la magata a 9″ dalla sirena mentre  lo staff tecnico di Avellino ha gestito oggettivamente male il finale con l’ultimo possesso e con la buona sorte che non ha premiato Joe Ragland.

Oggi si riparte per la Laguna: domani alle 18:30 c’è gara 5 in un Taliercio che si annuncia infuocato e bollente anche in termini di temperatura all’interno del Palasport. Avellino è chiamata ad un nuovo blitz in riva all’Adriatico e giocarsi poi il match point lunedì sera al PaladelMauro in gara 6. Mentalmente la Scandone dovrà mostrare tutta la propria forza contro una Reyer che rientra in casa sua con qualche certezza in più dopo il ko di gara 3.

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