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Castaldo: “Ho sempre rispettato tutti, il goal è stato una liberazione”

Protagonista in campo col primo goal biancoverde e a fine gara col saluto ai tifosi (macchiato da un fraintendimento poi rientrato) con tanto di lacrime. Gigi Castaldo è il simbolo di un Avellino che torna a sognare dopo il clima di tensione delle recenti settimane: “Ho tolto la maglia – spiega la punta di Giugliano – perché la tolgo sempre a fine gara ma non per mancanza di rispetto come qualcuno ha capito. Ho sempre rispettato tutti. Ho affrontato una settimana di tensioni. Si è parlato di altro e di non calcio. Ho detto alla Curva che fanno la differenza e ci hanno incoraggiato quando eravamo in svantaggio.” Dai due volti è stata la prestazione sul rettangolo di gioco degli irpini: “Affrontavamo una squadra che ci ha messo in gran difficoltà nel primo tempo. Siamo stati fortunati a trovare l’episodio. Nel secondo tempo c’era tanto e si è visto una squadra che correva tanto quindi non è questione di condizione atletica.” Il successo in rimonta il numero dieci lo giudica così: “Nel secondo tempo si è meritato di vincere la gara e sappiamo che il mister sa leggere le gare optando per dei cambi che sono stati funzionali. I tre punti sono meritati.” L’assenza dal goal di Castaldo è stato uno dei temi più discussi tra i tifosi e l’opinione pubblica: “Alcune critiche non le ho digerite, posso sbagliare le gare ma non l’atteggiamento. Ci sono tanti attaccanti più forti di me, già sedici ne sono tanti. Voglio arrivare ai playoff con la prova vista oggi nel secondo tempo. Se non ci arriviamo perché c’è qualcuno più forte di noi ma non per nessun altro motivo.” L’ingresso di Comi ha creato maggiore pericolosità nell’area dei sedici metri adriatica: “Gianmario è molto forte fisicamente e col gioco aereo si è messo in difficoltà il Pescara. Dobbiamo far conto su tuto organico.” L’ex molosso pensa al prossimo match che ritiene il primo di un minitour decisivo per l’obiettivo post season: “Bologna è la gara a cui pensare perché hanno una rosa lunga e di qualità. Nonostante le assenze resta un avversario difficilissimo da affrontare.” Il sedicesimo goal dell’ariete napoletano ha una dedica speciale: “Il saluto dopo goal a preparatore atletico era giusto perché non gli ho mai dedicato goal in tre anni ed è stato un segno di ulteriore vicinanza dopo le tante parole che sono state spese in settimana su questa vicenda.”

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