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Final Eight – Sidigas, nemmeno Vucinic è servito: terzo anno e terza eliminazione ai quarti

FIRENZE – C’è poco da fare. Il Mandela Forum si conferma stregato per la Scandone Avellino che come l’anno scorso dice addio al secondo obiettivo stagionale. Nemmeno coach Vucinic è riuscito fare meglio del collega Sacripanti che domani giocherà la semifinale contro la Vanoli Cremona. Un verdetto quello per i lupi che mette in evidenza tutti i limiti di una squadra che ha gestisto male i possessi decisivi mentre ha perso qualche palla di troppo esponendosi alle ripartenze degli avversari che in campo aperto hanno dimostrato superiorità. Avellino dice addio alla Coppa Italia e dovrà limitarsi adesso a guadagnare la migliore posizione per i playoff. Quella di Firenze sarebbe stata la Coppa che la Scandone avrebbe potuto vincere viste anche le eliminazioni di Milano e Venezia. Il destino si è confermato amaro per i biancoverdi che adesso riprenderanno la preparazione mercoledì 20 febbraio. A distanza di dodici mesi nulla è cambiato come risultati. Soltanto l’essersi illusi di poter battere l’ex Vitucci e non esporre il fianco come avvenuto contro Cremona un anno fa. Ci sarà da riflettere e capire cosa realmente non va: nel momento topico della stagione Avellino arriva da tre anni non al meglio della condizione. Si torna a casa con tanti punti di domanda a cui rispondere malgrado Vucinic sia soddisfatto della prova.

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