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Reggio, ancora tu…

Le partite contro Reggio Emilia, si sa, non sono come le altre. Tra due squadre provenienti da due regioni distanti si è, infatti, instaurata una rivalità che va quasi a dare a questi match la valenza di derby. Dopo un iniziale scontro lo scorso anno nelle final eight di Milano, irpini e reggiani si sono dati battaglia in quella che è stata, con tutta probabilità, la più bella serie degli scorsi playoff. Una serie durata sette partite, nelle quali nessuna delle due compagini è riuscita a strappare una vittoria sul parquet avversario e piena di tensione agonistica, con i rispettivi palazzetti trasformati in polveriere. E’ proprio un anno fa che nasce questa rivalità così accesa e che continua ancora oggi a scaldare gli animi. Dopo un’ultima giornata di campionato rocambolesca il fato ha deciso e quest’anno Sidigas e Grissin Bon si affronteranno al primo turno. Le differenze, però, con la situazione dello scorso campionato sono molteplici; in primis lo stato di forma delle due squadre: Reggio Emilia veniva da una grande cavalcata in regular season, da una finale scudetto persa e si sentiva, probabilmente a ragione, la seconda forza del campionato; la Sidigas, dal canto suo, era in uno stato di grazia irripetibile, lanciata da un girone di ritorno fantastico e con l’MVP del campionato in squadra. In secundis il fattore campo; quest’anno sarà a vantaggio di Avellino che spera di poter trarre dal Del Mauro energie extra e che guarda ai precedenti in stagione con un po’ di timore, giacché Della Valle e compagni sono stati capaci di espugnare il Del Mauro e che gli uomini guidati da Sacripanti hanno fatto lo stesso sul parquet avversario. Unica consolazione per gli irpini è che il PalaBigi è nelle stesse condizioni in cui era lo scorso anno, con una capienza ancora limitata a 3500 posti. Infine, ma non meno importante, la conformazione dei roster: la Scandone ha investito molto e ha permesso a Sacripanti di avere una rosa ampia, nonostante gli infortuni, con tante alternative e che, quando Fesenko sarà recuperato, vedrà ben 2 giocatori in tribuna; anche Reggio ha dovuto fare i conti con gli infortuni e ha ceduto Gentile, che era stato una delle vittime della malasorte, alla Virtus Bologna, sostituendolo con Julian Wright. Il centro lo scorso anno a Trento è un’aggiunta di grande caratura e che può dare una dimensione più internazionale ad una squadra che da anni punta sul blocco italiano e che ha fallito, almeno parzialmente, nell’inserimento degli ultimi stranieri tesserati, anche questi in corsa. Sarà una serie tesa, equilibrata e che probabilmente avrà un valore superiore a quello che il tabellone suggerirebbe. Domani sera, alle 20.30, la palla a due: ci sarà da divertirsi.

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