SERIE B

Prevenire un infortunio è possibile? Proviamo a sciare in sicurezza

Lo sport più praticato in inverno da molti amatori sicuramente è lo sci. Trovandoci nel periodo invernale, vorremo trattare un argomento molto vasto, articolato e sicuramente di non facile risoluzione: l’infortunio sugli sci.  Sono milioni gli italiani che si riversano sulle piste innevate dalle alpi passando per il Lazio, l’Abruzzo senza dimenticare l’unica stazione sciistica campana di Lago Laceno. L’incidenza di traumi da sci è cambiata negli ultimi 30 anni poiché la relazione fra sciatore, scarpone, attacchi, sci e neve si è evoluta nel tempo. Grazie alle nuove tecniche di studio si sono realizzati scarponi più alti in grado mantenere più stabile la caviglia, e sci con una curvatura più armoniosa che favorisce le virate. Grande attenzione viene data alla battitura della neve e alla segnaletica orizzontale sulle piste come sulle strade.

Analizziamo quali possono essere le cause di un infortunio legato a questo sport:

-Fattori intrinseci dello sport: Aumento della velocità di percorrenza delle piste, differenza di fondo, difficoltà di una discesa, presenza di altri sciatori più o meno esperti.

-Fattori intrinseci del soggetto: alterazioni anatomiche, squilibri muscolari, allenamento errato o preparazione inesistente.

Proprio sui fattori intriseci del soggetto si può intervenire preventivamente correggendo con appositi esercizi le alterazioni anatomiche (ginocchia vare o valghe). Modulando i carichi di allenamento si prepara la muscolatura allo sforzo isometrico prolungato che caratterizza questo sport.

Utilizzando superfici instabili in un ambiente controllato possiamo preparare la muscolatura e i distretti articolari alle diverse consistenze della neve e alle sollecitazioni dinamiche dovute alla discesa, favorendo il recupero e il controllo dell’equilibrio, sviluppando un movimento “intelligente”.

E’ importante sottolineare come una buona preparazione non solo migliora le performance ma è in grado fi ridurre il rischio di infortuni anche in soggetti che praticano questo sport a livello amatoriale.

Articolo a cura dei Dott. Marco Galluccio e Dott. Alessio Spizuoco specialisti in Terapia Riequilibrio Muscolare

 

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio