SERIE B

Avellino-Pescara: le pagelle

Teracciano 6 – Pietro è poco impegnato fino ai minuti di recupero del secondo tempo: prima con un bell’intervento salva il risultato, nulla può nel finale sul gol del pareggio del Pescara

Izzo 6,5 – Ha rispettato le previsione che aveva lui stesso indetto, tornerò più forte di prima e cosi è stato. Lo scugnizzo di Scampia e sempre attendo ed elegante in ogni intervento.

Peccarisi 5,5 – Partita non di altissimi livelli per l’ex Ascolti, che gioca solo un tempo. In calo colpe imputabili ai problemi fisici che lo hanno tenuto fuori dalle sedute di allenamento settimanali.Fabbro 6,5 – Festeggia al meglio in compleanno regalandosi una rete che vale solo un punto purtroppo.

Pisacane 6 – Il pitbull disputa una buona partita, composta ed ordinata. Quando può da anche una mano in fase offensiva con i suoi lanci lunghi.

Bittante 5,5 – Troppo macchinoso e deconcentrato. Riesce a compensare gli errori spingendo in fase offensiva. Riesce a creare scompiglio nella difesa abruzzese.

Arini 6 – Lupo mannaro. Morde le caviglie degli avversari senza mai tirare il piede indietro. Le chiavi del centrocampo sono in buoni mani quando c’è lui. Corre e lotta senza mai dare segni di cedimento.

Schiavon 6 – Il polmone del centrocampo funziona e come. Eros disputa una buona partita, alternando fase alterne di interdizione.

Millesi 7 – Capitan coraggio, si sacrifica molto arretrando in difesa per coprire i buchi lasciati dai compagni. Si spinge in avanti, arrivando spesso al cross, la palle è stata veramente scoppiettante.

Ciano 7,5 – L’acquisto più azzeccato. Dai suoi piedi viene fuori l’assist per il gol del momentaneo vantaggio firmato Fabbro. Cresce con il passare delle lancette, dando imprevedibilità alla manovra biancoverde.

Castaldo 6 – Come al solito è il trascinatore della squadra. Svaria su tutto il fronte d’attacco evitando di dare punti di riferimento alla difesa degli adriatici. In questa turnata ha avuto poche occasioni per andare in gol.

Galabinov 5 – Egosista! Vuole far tutto lui, nel finale la sua testardaggine di non passare il pallone non permette ai biancoverdi di chiudere la partita.

Rastelli 6 – Il cambio di modulo si rileva essere un toccasana. L’Avellino è attivo e vivace. Nel finale però il tecnico pecca, forse d’ingenuità mandando in campo uno sfaticato Soncin. Nel complesso da la carica giusta ai suoi.

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