Avellino, puntare al paradiso o temere l’inferno? A Natale la risposta
Sabato pomeriggio al Partenio-Lombardi si è materializzato il più brutto Avellino della stagione. Dal primo minuto del secondo tempo fino al triplice fischio dell’arbtiro non si era mai vista una prestazione cosi scialba e senza reazione degli uomini di Tesser. Non reggono attenuanti in una partita chiusa nel primo tempo in vantaggio e letteralmente regalata agli avversari nella seconda frazione di gioco.
Si dice che le squadre forti si vedono nei momenti di difficoltà e questo è il momento di dimostrare davvero se l’Avellino è una grande squadra oppure dovrà lottare per la salvezza. Si perchè in serie B nulla è compromesso dipende da quali reazioni hai nel momento del bisogno. Si può scendere sempre più giù e rimanere senza fiato oppure risalire in una classifica corta che incita all’entusiasmo. A questi dubbi potrà rispondere solo la squadra insieme a Tesser e alla società. A Natale se ne saprà qualcosa in più sicuramente: Trapani fuori casa, Pro Vercelli e Lanciano tra le mura amiche, trasferta a Como e l’anticipo con l’Entella di nuovo al Partenio-Lombardi. Tutto di un fiato il futuro dell’Avellino in cinque partite, fino a Natale. Non servirà aspettare la fine del girone di andata con l’ultima partita a Cesena. Questo è il filotto della verità e tutti sperano che l’Avellino non lo affronti per fuggire dall’inferno ma abbia ancora la forza di puntare al paradiso.