SERIE B

EDITORIALE – Ciao Ciccio, una bandiera non si dimentica. In bocca al lupo!

Ci sono momenti in cui un calciatore deve scegliere. Momenti in cui una bandiera deve decidere. Specie se, non rientri nei piani tecnici-societari e con un contratto in scadenza. Ciccio Millesi sta per lasciare Avellino. Questione di ore, questione di giorni. Di sicuro quella contro il Novara, a Novara, sarà la sua ultima partita da lupo. C’è un grande rimpianto. Ma grande grande. Meriterebbe l’ovazione, meriterebbe salutare il suo Partenio-Lombardi. Ma il destino è stato infame. E lascerà Avellino lontano dalla sua gente. Senza il suo abbraccio. Perché Millesi è indiscutibile. Per attaccamento ai colori, spirito di sacrificio, forza tecnica, grande cuore. Ha 34 anni Millesi e un contratto che scade a giugno. Terminare la carriera qui avrebbe avuto un senso in caso di rinnovo. Che non è arrivato. Sta bene fisicamente. Ha gamba, corsa e anche in questa stagione lo ha dimostrato. Non si sa dove andrà. Non mi interessa. Mi interessa rendere omaggio ad un eroe.  156 presenze, 28 gol: promozioni e retrocessioni. Vittorie e sconfitte. Ma quello che più mi preme in questo momento è farti un sincero in bocca al lupo. Vai Ciccio e sfonda tutto. Mi sarebbe piaciuto vedere i tuoi tifosi in piedi a salutarti sotto ogni settore. Lo avresti meritato. Ma si gioca a Novara e l’ultimo giorno di mercato c’è l’anticipo contro il Latina. Impossibile forse rivederti a casa. Nella tua tana. Avellino non dimentica le sue bandiere. Avellino sa apprezzare gli uomini prima che i calciatori. Avellino ti aspetta. Non è un addio. E’ solo un arrivederci. Magari un giorno da allenatore, magari da dirigente. Magari. Si già magari. Perché resti una bandiera. Resti un grande uomo. Ed anche un grande calciatore. In bocca al lupo capitano.

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