SERIE B

Gianni di Marzio: “Avellino la rivelazione della Serie B. Sognare si può”

Gianni Di Marzio ex allenatore di Catanzaro Napoli e Catania, attualmente, consulente di mercato del Queens Park Rangers e commentatore televisivo ha rilasciato un’intervista alle colonne del Quotidiano del Sud. Di Marzio ha fatto una disamina del campionato cadetto e sull’Avellino di Massimo Rastelli: “Non mi aspettavo un campionato così importante da parte del Carpi. Si sono affidati a due attaccanti, che sostanzialmente, hanno pagato poco, ma compatibili tra di loro. Il merito va anche al tecnico che ha carattere e temperamento giusto. A dirla tutta mi ha sorpreso anche la continuità di risultati. Delle grandi, Bologna e Catania, mi aspettavo un campionato in ombra. Quando si retrocede e non viene fatto un cambiamento radicale si va in difficoltà. Il Catania ha dovuto cambiare tutta la squadra di argentini passando ad una composta da giocatori italiani. E solamente adesso, con la grinta di Marcolin ed i nuovi acquisti sta venendo fuori dalle sabbie mobili. Il Bologna, obiettivamente, è una squadra molto forte. Ad essere sincero mi aspettavo qualcosina in più con i nuovi acquisti”. L’ex tecnico del Napoli si è soffermato sul campionato dell’Avellino: “Stanno affrontando un momento un pochino in ombra, ma può capitare. Il brutto, forse, è arrivato proprio nella fase più importante della stagione. Per me l’Avellino è la vera rivelazione del campionato cadetto. E’ un vero outsider. I biancoverdi possono contare su un tecnico giovane, bravo e soprattutto che li fa giocare bene. Io ho avuto modo di vederli giocare a Catania. L’Avellino mi ha impressionato davvero tanto. Ha giocato una grandissima partita, non meritava affatto di uscire sconfitto. Rimediare due o tre ko non vuol dire che la squadra è in crisi. Il tutto può riassumersi in alcuni episodi che non girano a favore. La squadra di Massimo Rastelli merita di arrivare in massima serie senza passare per la lotteria dei play off. Castaldo è davvero forte poteva calcare la Serie A se non era per la sua scelta, che tutti conosciamo. Trotta? Un grande gioiello davvero forte.

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