SERIE B

“Giocate senza la maglia” è un coro d’amore, quale rottura…

Ancora una volta sono piovute critiche verso lo zoccolo duro della Curva Sud. I cori “Giocate senza la maglia”, “Meritiamo di più” sono stati interpretati male anche da parte di una certa informazione che, non conoscendo l’ambiente e la gente che ne fa parte, non ha esitato a criticare i fischi a fine partita e durante il giro finale di saluti della squadra. La polemica era già montata nella sfida interna contro la Ternana quando la squadra aveva ricevuto l’ordine di non fare la solita passerella sotto le tribune per evitare multe legate al nuovo regolamento. Anche in quella occasione la Curva chiarì con un comunicato duro che il regolamento non vieta a nessuna squadra di andare a salutare i suoi tifosi sotto il settore. Contro il Vicenza il salutò non c’è stato. E la squadra ha evitato, visti gli animi poco felici di tutti i presenti al Partenio-Lombardi, di andare sotto la Curva. Ma non hanno rinunciato i calciatori al loro giro del campo tra bordate di fischi ed assunzione di responsabilità. E’ stato Angelo D’Angelo ad ordinare ai suoi compagni, in mezzo al campo, di salutare i tifosi. Ma quando sono arrivati vicini al settore della Curva Sud oltre ai fischi è salito il coro “Giocate senza la maglia”. Coro che era stato lanciato anche durante il secondo tempo dopo che la Curva, ravvisando il momento di difficoltà della squadra dopo il primo tempo (1-3 per il Vicenza), era scesa tutta nell’anello inferiore per cercare di lanciare un segnale di sostegno e di ulteriore calore agli undici in campo. Così non è stato. Ma parlare di rottura tra tifosi e squadra è qualcosa che non sta nè in cielo nè in terra. E prima di fare certe dichiarazioni, peraltro in diretta, e con un discreto seguito, non è professionale. La contestazione è legittima specie se arriva dopo un ko mortificante in casa e con la squadra al penultimo posto in classifica. La contestazione, se pacifica e leale, come da sempre ad Avellino, è legittima. Specie se arriva da un settore che paga da sempre il biglietto e da gente che mette soldi per seguire la propria squadra in trasferta.

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