SERIE B

Il consiglio federale: Brescia in Serie B, al 5° giallo arriverà la squalifica

Ora c’è anche l’ufficialità: il Brescia può festeggiare la Serie B. Il club lombardo, infatti, è stato ripescato dal Consiglio federale della Figc, al posto del Parma fallito. In Lega Pro, invece, buone notizie per AlbinoLeffe e Pordenone, mentre è stata bocciata la richiesta del Seregno (aveva indicato uno stadio in un’altra provincia). Data la rinuncia del Castiglione (vincitore del girone B della Serie D), le società aventi diritto, in base alla graduatoria, dovranno manifestare nei prossimi giorni il proprio interesse. E, secondo indiscrezioni, il 54° e ultimo club potrebbe essere il Monopoli. «In Lega Pro si dovrebbe arrivare a una compagine di 54 società, è una tosatura non di poco conto – ammette il presidente Figc, Carlo Tavecchio -. In Serie D sono già ammesse il Parma e il Monza; il Venezia, il Grosseto e la Reggina sono in itinere. In Eccellenza Varese e Barletta. Questa è la situazione che sarà ritoccata dopo le pronunce dei tribunali».
Sugli organici incombono infatti i processi del Calcioscommesse (primo grado 11-13 agosto, secondo grado tra il 23 e il 25 agosto) a Catania e Teramo in Serie B; e Savona, Torres e Vigor Lamezia in Lega Pro: tutti club a rischio retrocessione. E proprio per scongiurare altri scandali, Tavecchio ha proposto l’istituzione di un tavolo permanente. «Serve una commissione che valuti i rischi che incombono sul mondo calcistico – spiega il n.1 di via Allegri -. Non stiamo diventando la Guardia di Finanza, il ministero o dei burocrati ma attenti osservatori di realtà che poi scoppiano tra le mani della federazione. Non possiamo solo ricevere schiaffi dopo che esplode il Calcioscommesse. Occorre prevenire, anche sui rischi delle società che iscrivono costi gestionali ridicoli rispetto ai reali pagamenti dei giocatori».  Il consiglio ha approvato anche la nascita di una commissione ristretta sul calcio femminile presieduta dallo stesso Tavecchio.
Su proposta della Lega di Serie A, è stato confermato all’unanimità l’utilizzo dei due arbitri addizionali e modificato l’art. 19 comma 9 del Codice di Giustizia Sportiva in materia di sanzioni per cumulo di ammonizioni di calciatori, prevedendo una giornata di squalifica alla quinta ammonizione (in precedenza scattava al quarto giallo). Dovrebbe slittare, invece, la riforma dei campionati il cui termine «non perentorio» era fissato per il 30 settembre (il 31 agosto il consiglio si riunisce all’Expo). «Non è semplice attuarla come la vedo io – rileva Tavecchio -. Questo continuare a prorogare denota una situazione di incertezza. Per me resta la madre di tutte le battaglie ma bisogna anche trovarle il padre». Per realizzarla serve «la maggioranza delle Leghe», ma «quando gli interessi sono elevati specie per i diritti tv i soggetti abituati ad un certo standard non riescono a pensarla diversamente». Resta in piedi l’idea di chiedere aiuto al Coni con un commissario ad acta. «Non è accantonata – spiega il presidente – ma prima voglio utilizzare tutti i mezzi per fare delle scelte federali interne. I commissari sono sempre organi punitivi»

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio