Mesi fa abbiamo sostenuto la battaglia mediatica sul caso plusvalenza di Chievo e Cesena condotta dal noto giornalista, nonché maestro, Pippo Russo, professore di sociologia presso l’Università degli Studi di Firenze, nonché firma di spicco di calciomercato.com. Dopo un iniziale silenzio da parte dei media nazionali, ed un avvallamento da parte della federcalcio, in questi giorni si scopre che Luca Campedelli, presidente del club veneto sia indagato in un’inchiesta aperta dalla Procura di Forlì sulla compravendita di giovani a valori non conformi alla realtà tra i gialloblù e il Cesena. Campedelli è indagato insieme all’ex presidente del Cesena, Giorgio Lugaresi, e a Giampiero Ceccarelli, ex capitano e poi dirigente del club romagnolo.
Analizzando i bilanci degli ultimi anni, il noto giornalista Pippo Russo, ci illustra come vi sia un costante aumento dei profitti societari dalle cessioni dei giocatori negli ultimi quattro anni: si passa dai 7.672.633 euro nell’esercizio 2014, ai 12.790.553 nell’esercizio 2015, ai 18.822.898euro nell’esercizio 2016, fino a sfondare il tetto dei 20 milioni (per l’esattezza, 21.590.000 euro) nel 2017. Insomma negli ultimi 4 anni il Chievo Verona ha incassato la cifra di 60.876.084 euro, un vero e proprio tesoretto.
Un giro incredibile di denaro fra Cesena e Chievo da far invidia a molti club di Serie A che ha condotta la Giustizia Sportiva alla penalizzazione di 3 punti per il Chievo, e ai 15 punti ne venivano inflitti sul cadavere del Cesena che nel frattempo scompariva dal calcio professionistico. Adesso tocca alla Procura di Forlì far chiarezza sulla vicenda.
Intanto il Chievo Verona si gode il finale di stagione fra i 35 mln di euro derivanti dai diritti televisivi ed tra i 20/25 mln di euro in caso di retrocessione in Serie B come “paracadute”.
Serie B – Le clamorose plusvalenze tra Chievo e Cesena, quei milioni che investono i giovani
