SERIE B

Taccone: “La città non merita i nostri sacrifici. Si faccia avanti chi promette e non mantiene”

Dopo la vittoria contro il Latina il presidente dell’Avellino fece sentire tutto il suo rammarico legato alla poca affluenza di tifosi allo stadio Partenio. Il numero uno biancoverde nella lunga intervista ad Otto Channel si sofferma anche su questo punto chiarendo che il suo sfogo non era legato a nessuna idea di abbandono della società: “L’italiano è una lingua difficile, io ho detto che spesso alcune cose mi fanno passare la voglia non che ho intenzione di lasciare la società. Questa città non merita i sacrifici che noi facciamo. Noi anteponiamo le nostre aziende al calcio. Non è giusto che sia solo io a fare sacrifici a danno delle mie aziende. Non siamo petrolieri o padroni dell’acciaio. Io sono un professionista che ha avuto la fortuna di fare una bella carriera nel mio campo e con i soldi che ho messo da parte e  con queste due aziende sanitarie che ho, riesco a mettere qualcosa a disposizione per l’Avellino, ma non si può pensare di inguaiare queste realtà per la squadra di calcio“. Poi il numero uno biancoverde si rivolge ad un imprenditore che avrebbe espresso la richiesta di allontanare il presidente Taccone dalla guida dell’Avellino: “Io sono avellinese, non sono nato a Nusco, ad Ariano o in altri posti. Sono nato ad Avellino e resto qui fino a che ho voglia di spendere i miei soldi. Se a qualcuno questo non è gradito si stesse a casa sua perchè nessuno lo prega di venire a vedere la partita. Se questo signore vuole confrontarsi sono a Corso Vittorio Emanuele. Cercasse lui qualcuno che spenda soldi come lo faccio io per l’Avellino. Stiamo cercando,  ma sono tutti imprenditori che hanno detto di dare una mano a Taccone ma non lo hanno fatto nel concreto. Sono stanco di questa situazione e aggiungo che questa gente deve vergognarsi di fregiarsi del nome di imprenditore”.

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