SERIE B

Tesser: “Con il Perugia ha prevalso la paura. Dal primo giorno ho preteso di onorare questa maglia”

Dopo la sconfitta con il Perugia arrivata con l’Avellino che era passato addirittura in vantaggio Tesser ha lavorato molto in settimana sotto diversi aspetti sia tecnici che mentali. Il tecnico dell’Avellino apre la sua conferenza stampa a due giorni dalla sfida con il Trapani e parla di quello che è avvenuto durante questi giorni: “Quello che spero di vedere a Trapani dovrà essere un Avellino determinato e cattivo che vuole riprendersi quello che ha lasciato per strada. Una partita dai due volti come quella di sabato potrebbe lasciare dei segni. Io subito dopo il match avevo parlato di un calo fisico ma poi parlando con i ragazzi è venuta fuori un’altra realtà che propendeva per una questione mentale, una paura venuta fuori dopo il gol a freddo. Spero che tutto questo sia svanito perchè facciamo un lavoro bellissimo e dobbiamo mettere il cuore in campo iniziando da sabato”.

Poi il tecnico si sofferma sulla questione fisica: “Partiamo in 21, non ho parlato mai di emergenza perchè sono tutti giocatori dell’Avellino e tutti devono dare il massimo a maggior ragione quando si sostituisce un compagno. Recuperiamo Rea che ha lavorato bene durante la settimana e anche se non ha la migliore condizione atletica farà parte del gruppo. Castaldo sarà titolare e questa è una cosa davvero buona. Naturalmente non voglio caricare Gigi di eccessive responsabilità. Lui è stato sempre un leader dal punto di vista caratteriale lo ha dimostrato in questi mesi nonostante la sua assenza dal campo e speriamo che possa trasmettere questo ai compagni in maniera ancora più forte ora che scenderà in campo. Vediamo la tenuta che ha e finchè ce la farà starà in campo. L’unico problema riguarda Mokulu, parte con noi ma esamineremo meglio le sue condizioni prima del match”.

Il mister poi si sofferma sulle parole di capitan D’Angelo durante l’ultima conferenza stampa: “Io dal primo giorno che sono arrivato qui chiedo ai giocatori di sentire la maglia. Non è retorica chiedere e pretendere di dover esser seri 24 ore al giorno. Indossare una maglia come quella dell’Avellino significa essere responsabili di un’intera comunità, di una provincia. Non c’è un giorno che io non ricordi questo ai miei giocatori. Ci deve essere differenza tra chi gioca a calcio per lavoro e chi lo fa con il cuore, un professionista radicato alla maglia che indossa può fare la differenza e deve interpretare il calcio in questo modo”. Poi il tecnico parla anche dell’apporto dei tifosi: “A me piace giocare con l’apporto dei tifosi. Anche nella sfida con il Perugia ci hanno incitato fino al 94esimo, poi i fischi sono giusti e meritati. Non ci deve essere un discorso giocare in casa o fuori, basta poco nella tua casa per incendiare questo pubblico che ti vuole bene e vuole bene all’Avellino calcio. Se un calciatore ha paura di questo deve cambiare mestiere”.

Poi il tecnico parla anche sui prossimi impegni della squadra: “Dopo Trapani ci saranno due turni casalinghi e bisognerà approfittarne, anche se naturalmente bisognerà fare bene anche fuori casa. Potrebbe essere un momento importante della stagione. La partita di Trapani per quanto mi riguarda è un match come gli altri perchè io sento molto ogni incontro anche se cerco di essere equilibrato e trasmettere serenità ai calciatori”.

 

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