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Avellino Calcio – “La sconfitta fa male, serve una scossa”

Flaminia vs Avellino una partita da dimenticare. Se il passo falso avvenuto contro l’Atletico nella trasferta di Fregene è stato visto come un intoppo lungo il percorso dei biancoverdi nel campionato di Serie D, le ultime due gare invece hanno mostrato una serie di problematiche finora poco evidenziate. La partita contro il Lanusei, e la stessa gara di oggi, hanno messo in risalto le difficoltà di manovra dell’Avellino calcio, con un centrocampo troppo distante dalla linea offensiva che non riesce a supportare adeguatamente un attacco in difficoltà, Ventre sembra ancora dover imparare a far i movimenti offensivi capaci di smarcare i compagni di squadra o comunque a mettere in difficoltà la difesa avversaria.

La difesa sembra inchiodata con i piedi per terra, lenta macchinosa e fuori tempo negli interventi, ad eccezion di capitan Morero che mostra cenni di nervosismo in campo per i movimenti dei compagni. Nonostante l’ottima parata di Lagomarsini, la difesa non è stata reattiva a spazzare la propria area di rigore regalando il goal al Flaminia. Oggi le responsabilità difensive sono state evidenti, palesi. Non vi è mai stata la capacità di metter in fuorigioco gli attaccanti avversari,  facendosi scavalcare puntualmente da dei teneri passaggi alti che ricordano tanto gli schemi utilizzati in categorie minori.

La mancanza di carattere dei giocatori evidenzia che qualcosa sta andando male nella gestione psicologica degli stessi. Solo Mister Graziani ha mostrato coraggio in conferenza stampa, riuscendo sempre a gestire al meglio le domande dei giornalisti, ma a quanto pare all’ Avellino manca questo aspetto caratteriale, essendo incapace di aggredire i giocatori avversari. Vada sottolineato che la scorsa partita, vinta contro il Lanusei, ha mostrato già queste problematiche, infatti la squadra è arrivata a calciare raramente verso lo specchio della porta avversaria, segnando su due palle da fermo. Costruzione di gioco ben poco.

Insomma, l’Avellino inizia a perder colpi, a distanza di mesi la scusante della preparazione incide ben poco, e come stesso ha sostenuto il mister non dev’esser più una scusante. Adesso c’è molto da recuperare, il primo posto dista 3 punti, anche se stando alle parole del mister e di Carlo Musa l’Avellino non punta al primo posto. Beh ci dispiace dirlo, ma non si può sperare che prima o poi arrivi la dea bendata come 9 anni fa, che ci prelevò dalla Serie D e ci porto in Serie C2 per poi aiutarci nuovamente fino alla C1. A dicembre bisognerà intervenire sul mercato, comprare dei calciatori capaci di non subire sconfitte simili, perché perdere ci sta, ma due trasferte con 0 punti e 7 goal subiti qualcosa vorrà pur dire.

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