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Avellino Calcio, Marc Wilmots: “L’Avellino è il giusto trampolino per mio figlio. La città mi ricorda Bordeaux”

L’Avellino ha tesserato Reno Wilmots, centrocampista belga, figlio d’arte. Suo padre Marc, come saprete, è stato calciatore ed ex CT della Nazionale Belga, con la quale ha sbalordito in diverse competizioni.

In una lunga intervista rilasciata a Ottochannel, Marc Wilmots ha parlato del figlio, della sua esperienza ad Avellino, che secondo Marc sarà positiva.

Ecco le sue parole: “Mio figlio voleva fare un’esperienza all’estero, che potesse farlo crescere ulteriormente. L’Italia è un Paese affascinante e la scelta di Avellino è stata anche presa perchè si voleva venire in Italia. Reno parla già olandese, francese, inglese, ora imparerà anche l’italiano. Sarà una buona esperienza, l’Avellino voleva un centrocampista con le caratteristiche di Reno e l’accordo è stato trovato”. 

Poi Marc si sofferma su cosa dovrà dare il figlio in Irpinia: “Reno ha un contratto di due anni e mezzo. Sarà un’occasione importante anche per me di conoscere la Serie B, visto che era un campionato che non seguivo. Conoscevo Novellino di nome, ma non ho mai visto come lavora. Dal primo approccio ho però potuto vedere che tatticamente sa impostare bene le partite e lavora molto sulle posizioni dei ragazzi. Reno in Italia potrà crescere tanto tatticamente. Dovrà cercare di apprendere tutto il possibile e mettersi sempre a disposizione e sacrificarsi. Ma soprattutto essere paziente”. 

Continua papà Marc a parlare su cosa dovrà fare il figlio: “Cercherò di dargli consigli fin quanto potrò, poi dovrà imparare a cavarsela. Ad Avellinoci sono 3 ragazzi del belgio, all’inizio sarà importante questa cosa, poi però dovrà sforsarsi per ambientarsi alle regole e alla lingua italiana. L’Avellino ha lanciato parecchi giovani belgi in Serie A, sta a Reno provare a diventare qualcuno di importante”.

Infine due parole sulla città di Avellino: “Sono stato pochi giorni ad Avellino, è una città piccolina, ma tranquilla. Ha bei negozi, ottimo cibo. Per certi versi mi ricorda Bordeaux, dove ho vissuto. So che anche in queste terre, come a Bordeax, c’è del grande vino. L’auspicio è quello che l’Avellino ritorni in Serie A, anche se è difficile perché il gap tra A e B è enorme. Anche il Benevento, ad esempio, è stato promosso ma è ultimo. È difficile per chi sale di categoria mantenere la A, c’è troppa differenza”. 

 

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