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Avellino Calcio – “Nella tempesta vince chi resta”… quel “capitano” non può essere lui!

Lo sappiamo bene che sono i momenti difficili che fanno la differenza. E’ in quei momenti che si cerca un appiglio sicuro, qualcuno o qualcosa che possa risollevare in un attimo quello che sembra difficile. Uno striscione apparso allo stadio Partenio inneggia al “capitano”. La chiave per dare la svolta. Delle volte basterebbe un nome, un volto noto, una spalla sicura. Ma non può essere chi nel momento difficile è venuto meno. Tanti “capitani” hanno preso decisioni diverse da quelle che la piazza si aspettava. In altri tempi, in altri luoghi e con altri punti di vista. Ma quel titolo che hai portato sul braccio per tanto tempo svanisce se nella “tempesta” batti in ritirata. Con motivazioni diverse, scelte dure magari e impopolari… ma è così. Quella scritta su quello striscione apparso questa mattina dice tutto e non dice nulla. Di sicuro chiede una svolta in questo momento. E allora senza certezze tutti hanno cercato di comprendere chi può interpretare quella figura che ora più che mai serve al lupo. Forse poeticamente Adriano Lombardi, che ci metta la mano. O ancora, in altro ruolo più pratico e deciso, riferito a Salvatore di Somma, che capitano fu e lo è ancora per molti. O forse un qualcuno che impersoni un capitano che manca alla piazza, al timone di una barca che non trova tranquillità. Qualcosa di nuovo e di vero che porti con se il passato e la rinascita nello stesso tempo. In molti non pensano che restare è più semplice di tornare. Lo pensano i capitani. I capitani li decreta la tempesta, non una fascia sul braccio. Quel capitano non può essere lui.

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