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Avellino Calcio – Questo stadio s’ha da fare! Basta proclami da campagna elettorale

Il clima da campagna elettorale inizia a farsi sentire in città, forse complici i primi caldi primaverili, ma sui giornali e per strada iniziano ad impazzare proclami, critiche e proposte per il futuro del capoluogo irpino. Nell’attesa dei pastrocchi partitici, che si uniranno per poi dividersi nel momento dell’assegnazione degli assessorati, provando a fermare il lento declino del capoluogo avellinese, tiene banco la discussione inerente al rifacimento dello Stadio Partenio Lombardi.

Forse l’intervento sull’impianto sportivo di via Zoccolari è una delle poche proposte con un vero e proprio senso logico: far si che il comune possa incassare una mole di denaro capace di poter risistemare un pò le casse comunali, sgravandosi del peso economico che comporta la  gestione di una struttura simile, valorizzando un’area cittadina abbastanza centrale.

Fino ad adesso, dalla sua costruzione, lo Stadio Partenio è sempre stato al centro di contenziosi fra le società sportive ed il Comune di Avellino, con pochi interventi strutturali apportati dal 1978 fino ai giorno nostri. L’idea di poter rendere Avellino la sesta città d’Italia con uno stadio di proprietà della società fa strano; forse è un progetto troppo grande per la nostra realtà, ma lo spirito imprenditoriale della città avellinese consente di poter realizzare questo sogno. Uno stadio moderno, con annesse infrastrutture ed un’impianto polifunzionale che permetterà di vivere 24 ore al giorno quell’area, accrescendo anche la mole commerciale.

Le problematiche fatte emergere da alcuni politici avellinesi sono, probabilmente, frutto dell’aria da campagna elettorale che imperversa in città. Evidenziare la vicinanza dell’ospedale è come tirar in mezzo un qualcosa di cui non si è tenuto conto anni fa quando si è deciso di costruire la città ospedaliera lì dove già sorgeva lo Stadio Partenio. L’unica cosa da sottolineare è  l’inquinamento di polveri che può apportare un abbattimento della struttura, ma che se smontata pezzo pezzo può esser ridotta al minimo, senza apportar grandi problematiche.

Non  sembra che i politici irpini, di qualsiasi colore, si siano fatti tanti scrupoli quando hanno dovuto votare l’approvazione di progetti futuristici risalenti agli anni 80: dalla stazione dei pullman incompiuta e non funzionale, al famosissimo traforo di Piazza Libertà, in relazione al quale va dato un merito speciale ai tecnici che hanno fatto i rilevamenti del sottosuolo (sarà un tunnel molto particolare), o alla metro leggera fantasma (ne conosciamo l’esistenza per i tanti pali disseminati in città).

Il progetto di rifacimento dello stadio Partenio lombardi è forse l’unica opera architettonica fattibile se gestita da privati, che potrà dar lustro alla città di Avellino, una città dalla forte vocazione sportiva che si posiziona tra i vertici del panorama italiano. Non è da tutti posseder una società di basket in Serie A, ogni anno candidata tra le favorite al titolo, messa al pari di piazze come Milano o Venezia; o anche la stessa società calcistica, considerata dagli addetti ai lavori nazionali come una delle più importanti realtà. I politici avellinesi iniziassero a ragionar per il bene cittadino. Realizzare un’ opera simile significherebbe poter dar rilancio alla nostra città, creando anche posti di lavoro per la realizzazione per le strutture che vi sorgeranno. Indubbiamente la nostra città ha bisogno di tanti altri interventi, stante la drammatica situazione ambientale, ma noi in questo momento, rivolgiamo la nostra attenzione ad un progetto sportivo privato.

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