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Avellino Calcio, tutto dipende da te: vincere per dare un calcio alla crisi

Giovedì ultima partita in trasferta dell’anno per l’Avellino calcio. Una sfida che vuole stemperare gli animi, riportare entusiasmo all’interno di uno spogliatoio che non riesce più ad assaporare l’ebbrezza dei 3 punti che oramai dura da troppo tempo. Sette gare, sette lunghissime gare negative alle quali tutti noi non eravamo più abituati, la frustrazione inizia a ricordare quella stagione da delirio con Zeman seduto in panchina che conquistò la prima vittoria sul campo in Serie B il 1 febbraio 2004, alla 25ª giornata di campionato (la prima vittoria fu col Napoli 3-0 a tavolino).

Riportare la gente allo stadio, che tempo permettendo, non è mai mancata a riempire gli spalti dello stadio, passando 90 minuti al fianco della propria squadra anche sotto il diluvio, bagnandosi, urlando di gioia insieme alla squadra. Quest’Avellino non fa più battere il cuore dei suoi tifosi, ancora feriti dalla sconfitta nel derby e con le rivali storiche. Il lupo senza il suo pubblico è come un animale azzoppato, da temere, ma in fin dei conti, ferito e facilmente addomesticabile, adesso tocca a tutta la società – dai vertici, passando per i giocatori fino al magazziniere- riportare entusiasmo e punti in casa Avellino.

Novellino deve tirare le somme guardando attentamente la situazione in infermieria, con Migliorini che migliora giorno dopo giorno e un Ngawa non ancora al meglio, Asencio sembra poter recuperare tranquillamente, ma vi è un Ardemagni che scalpita alla ricerca di quel goal che manca da troppo tempo, tutto ciò sembra portare il tecnico di Montemarano a delle scelte obbligate, riproponendo quanto visto la scorsa giornata di campionato e senza modifiche sostanziali di modulo.

La sentenza per il caso Money Gate è attesa fra la giornata di domani e venerdì, potrà arrivare in qualsiasi momento, e le parole dei giocatori fanno trasparire una grande professionalità nel sopportare, almeno per ora, il peso di un processo e del futuro societario. Ovviamente si aspetta l’assoluzione da parte del TFN, processo che ha visto protagonista l’avvocato Chiacchio con una difesa sui generis, che ha permesso di evidenziare l’estraneità dei fatti dinnanzi all’autore della stessa sentenza tirata in ballo venerdì scorso, il presidente del TFN è lo stesso che ha emesso la sentenza sul caso Atalanta – Doni, una mossa astuta da parte del legale biancoverde, rispetto alla difesa calabra che ha arrancato non poco.

Le conferenze di D’Angelo e Falasco fanno intendere che la squadra è pronta a dare il proprio meglio. Giovedì sarà una gara complicata, difficile, ospiti al Picco da uno Spezia proiettato verso i play-off, con la consapevolezza di poter tornare ad essere l’Avellino d’inizio campionato, assenze permettendo, che non temeva nessun avversario.

 

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