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Avellino, così continui a farti male da sola

Una vittoria che non vuol arrivare, un digiuno che dura da troppo tempo oramai. Quest’oggi l’Ascoli, capeggiato da Serse Cosmi, ha reso futile ogni tentativo di portare a casa la vittoria ostacolando l’Avellino nel raggiungimento dei proprio obiettivo ed andando addirittura vicino al vantaggio nel finale di gara approfittando di un errore difensivo del numero tre biancoverde, Marchizza, anche quest’oggi autore di una prestazione ai limiti della sufficienza.

Il primo tempo vede l’Avellino vicina al vantaggio con almeno tre chiare occasioni da goal, che il secondo portiere ascolano, Ragni, riesce a neutralizzare con dei grandi interventi, dando il meglio di se nella sua seconda apparizione in Serie B, la terza in due anni di campionato cadetto. Un primo tempo tecnicamente orrendo da parte di entrambe le squadra, che riescono a costruire poco;  l’Ascoli approfitta dell’ennesimo errore difensivo, e punisce l’Avellino al primo tentativo di tiro con il goal di Perez servito da un Cinaglia dimenticato in aerea sia da Laverone e Kresic, Il primo sbaglia la copertura su Cinaglia, il secondo si perde Perez.

Nonostante il goal preso nel finale della prima fazione di gara, l’Avellino ritorna dagli spogliatoi molto concentrato, cercando a tutti i costi di realizzare il goal del pareggio. Il secondo tempo mostra, fin dal primo minuto, le squadre molto più aperte e dei ritmi di gara un tantino piu veloci rispetto al primo tempo, divertendo gli spettatori seduti sugli spalti. L’Avellino attacca centrando sempre il muro aizzato da Ragni, l’Ascoli riparte il più velocemente possibile con dei contropiedii che mettono in difficolta la difesa irpina, orfana di Migliorini, quest’ultimo re indiscusso della difesa avellinese.

Il goal del pareggio (59°st) lo firma un Gigi Castaldo in grande spolvero, dimostrando una capacità visiva che i più giovani compagni di squadra dovrebbero studiare ogni giorno, aiutato e supportato da un acerbo Asencio che alterna giovate di grande qualità alternate ad errori banali dovute alla giovane età ed all’inesperienza di una competizione come la Serie B.

Di Tacchio e D’Angelo si confermano i pilastri portanti del centrocampo irpino, lottando su ogni pallone e servendo passaggi pregiati, supportando con ogni genere di giocata l’attacco biancoverde, che nonostante un goal annullato, non riesce a portarsi in avanti.

Dal profilo tattico quest’oggi Novellino ha messo bene la squadra in campo e riesce ad evitare un calo psicologico comprensibile dopo esser passati in svantaggio. Purtroppo l’Avellino quest’oggi ha pagato l’ennesima distrazione difensiva, che ha complicato i giochi in una gara più che accessibile contro l’ultima in classifica allungano il proprio digiuno dalla vittoria da ben sette gare, da quel 24 ottobre in casa contro la Pro Vercelli. C’è molto ancora su cui lavorare, oggi contro l’ultima in classifica, che dista solo 6 punti, bisognava fare di più portando a casa la vittoria ad ogni costo. Adesso bisogna essere concentrati per la gara di giovedì sera in casa dello Spezia reduce da due vittorie consecutive contro Foggia e Pro Vercelli.

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