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Calcio Avellino, Michele Marcolini: “Avellino mi ha fatto capire cosa vuol dire amare una squadra. Caos Serie C? Giocano squadre senza fideiussioni…”

E’ stato solo un mese ad Avellino, la scorsa estate, nella turbolenta estate di Taccone. Michele Marcolini ha raccontato la sua esperienza ad Avellino. Dall’amichevole con la Roma a Frosinone, il ritiro di Ariano irpino, la presentazione delle magliette, poi l’addio alla Serie B. Per Michele Marcolini però, un mese dal quale ha capito tante cose e che comunque è riuscito a rimanere nel cuore di tanta gente.

Queste le sue parole intervistato da Radio Punto Nuovo: “Mi fa molto piacere aver lasciato un buon ricordo nonostante sia stato solo un mesetto ad Avellino. Io do molto valore alla persona e quindi sono molto contento che sia stata apprezzata la mia persona, visto che dal punto di vista professionale non ho potuto mettermi in mostra. Di Avellino mi è rimasta l’idea di essere un allenatore di una squadra di altre categorie e circondata da un amore immenso. Ho vissuto solo l’antipasto, eravamo pronti a fare qualcosa di importante, c’erano tutti i presupposti. Con la non iscrizione dei lupi mi sono ritrovato a fine agosto senza squadra. Ora sono ripartito da Bergamo, dall’Albinoleffe, anche per stare vicino alla mia famiglia (il papà è mancato ad ottobre) e ora stiamo facendo bene e siamo fuori dalla zona caldissima e stiamo lottando per salvarci. Tempesta in Serie C? Siamo in Italia, in un Paese dove le regole possono essere sorpassate e girate intorno. Io non dimentico che ho perso l’Avellino e la Serie B per una fideiussione presentata in ritardo mentre ora in Serie C, nel girone A, ci sono due squadre che stanno giocando senza aver presentato fideiussioni. La Serie C però non è solo questa, ci sono tante società serie come la nostra, c’è passione, ma urge maggiore controllo. E’ una cosa terribile vedere squadre che vengono penalizzate, e squadre che giocano con evidenti problemi, mentre a me è stato tolto il lupo e una categoria che ambivo da anni per qualcosa di meno. E’ incredibile che sia stata tolta la passione di un popolo per molto meno rispetto a quanto vedo ora in Serie C. Futuro di nuovo in Irpinia? Mai dire mai, sarebbe un onore. In un solo mese Avellino mi ha fatto capire cosa sia l’amore per una squadra e la passione nonostante le difficoltà. Sarebbe bello poter tornare, ma con un progetto serio, come quello appena avviato. Sto seguendo con curiosità le vicende dei lupi in Serie D e auguro loro di poter tornare su il prima possibile”. 

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