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Esclusiva – Mister Cioffi: “Avellino, ne sarei onorato. Non capisco perché…”

In esclusiva abbiamo ascoltato mister Renato Cioffi, indicato nell’ambiente in queste ultime ore come uno dei papabili candidati alla panchina del nuovo Avellino. Nonostante le indiscrezioni, il tecnico nativo di Cervinara ha ribadito di non essere stato contattato da nessun membro della società.

La possibilità di tornare a casa sarebbe però molto gradita: “Sarei onorato, sono il primo tifoso dell’Avellino. Sono 17 anni che alleno e ho fatto 13 campionati di D, 4 di C e un’esperienza a Padova da secondo in Serie B. Nella provincia sono forse l’unico ad aver vinto campionato e Coppa Italia di D”.

Il suo passato d’altronde non è fatto solo di vittorie (specie a Sorrento, ndr) ma anche di ripartenze, come quella a cui è chiamato il nuovo lupo: “So cosa significa ripartire. Nell’ultimo anno sono stato al Mantova, che veniva da un fallimento e nonostante il budget non elevato abbiamo ottenuto un quarto posto. Sono stato apprezzato dal sindaco e ancora oggi i tifosi mi chiamano per ringraziarmi”.

Accanto alla speranza di poter realizzare un sogno e alla manifestazione delle sue importanti esperienze, Cioffi non ha fatto mistero di essere deluso per quella opportunità in panchina che ad oggi la squadra della sua terra non gli ha ancora dato: “Non vedo perché non possa lavorare nella mia terra, non capisco il perché. Ho il patentino per allenare fino alla Serie A e vorrei essere utile alla mia provincia come altri. Ne sarei lieto ed orgoglioso”.

L’ex allenatore di Mantova e Sorrento si è soffermato infine sul recente passato della società biancoverde e su quello che sarà il futuro, a prescindere da un suo coinvolgimento: “Taccone ha commesso degli errori, ma ha preso la squadra nel 2009 e ha garantito 5 anni di B lanciando anche tanti giocatori. Il calcio è fatto di cicli e non bisogna solo buttare la croce addosso a Taccone. Tutte e 5 le società che avevano manifestato interesse per l’Avellino avevano progetti importanti. Ha vinto De Cesare, che ha dimostrato maggiore voglia e che sta facendo benissimo col basket. A livello economico dà ampie garanzie e può dare stabilità. Sono convinto che presto l’Avellino risalirà”.

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