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L’Avellino si affida alla fede e alla “superstizione”: visita a Montevergine nel segno… di Tesser!

L’Avellino si affida alla fede ma soprattutto alla superstizione. Come lo scorso dicembre la dirigenza e tutti i calciatori biancoverdi sono saliti al Santuario di Montevergine. Con Tesser alla guida della squadra e anche allora prima della sfida con la Pro Vercelli, il viaggio da Mamma Schiavona portò bene con un filotto di vittorie che portarono i lupi in zona play-off.

Ora con mister Toscano e con diverse difficoltà ben più maggiori di quelle che aveva l’Avellino di mister Tesser si tenta la stessa strada. Che sia quella giusta?

Tutti si augurano di si. Di certo la società biancoverde non vive un buon momento. Due deferimenti solo nella giornata di ieri. Il primo, fortunatamente per i supporters irpini non porterà a deferimenti. La società se l’è cavata con una “ricca” ammenda. Stiamo parlando del caso di Mariano Arini. La Procura Federale ha appurato che il calciatore fu acquistato in nero dall’Andria e ha squalificato il patron Taccone e l’ex vice presidente Iacovacci a pagare anche una onerosa ammenda (i particolari qui).Il vicepresidente Michele Gubitosa sul palco insieme ad Enzo Costanza

Sempre ieri il deferimento della Covisoc per inadempienze amministrative legate alla cessione di Marcello Trotta al Sassuolo (clicca qui per il provvedimento). Ma su questo il vice presidente Gubitosa è stato chiaro ed in esclusiva a SportAvellino ha confermato che la dirigenza non rischia nulla e nonostante il deferimento verrà appurata la buona fede del sodalizio irpino  (l’intervista).

Sabato al Partenio-Lombardi arriva la Pro Vercelli. Con la benedizione di Mamma Schiavona , l’Avellino spera di conquistare la prima vittoria della stagione e scacciare via le nubi, dense, della crisi.  In caso di risultato negativo potrebbe saltare anche la panchina di Mimmo Toscano (3 punti in 6 partite fino ad ora) mentre è sempre vivo l’interesse che potrebbe, a breve, portare ad un cambio societario in seno alla maggioranza dell’Us Avellino. Infatti, da Genova, Fabrizio Preziosi, figlio di Enrico, patron del Genoa Calcio, potrebbe a breve manifestare l’interesse di rilevare il 60% delle quote come da noi anticipato ieri sera (tutti i particolari).

Insomma, di tutto di più per un Avellino che dopo aver sfiorato la finalissima play-off due anni fa a Bologna, ora spera di ritornare a vincere, per conservare una serie B, troppo importante.

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