CALCIONEWSUS AVELLINO

Scelte tattiche horribilis: caro Avellino come perdere un derby già vinto

Una sconfitta che fa male non tanto per aver buttato al vento il primato, ma per aver gettato in questo modo una partita molto sentita dalla tifoseria, da tutta la piazza irpina. Il vantaggio di due reti e l’entusiasmo che balenava dagli spalti doveva solo aiutare, trascinare la squadra verso il risultato tanto sperato.

Due i cambi che hanno fatto discutere nel post partita: Molina per Paghera, Ardemagni per Lasik. Si puntava a rinforzare il centrocampo ed invece si sono aperte delle voragini incredibili, simili soltanto alle praterie sterminate della Patagonia.

Bidaoui per Laverone non ha minimamente contribuito a migliorare la situazione: un guizzo sulla fascia del neoentrato biancoverde procura una punizione invitante che Paghera getta alle ortiche nel peggiore dei modi. Queste sono state le scelte tattiche che ammazzano, o meglio, che inducono al suicidio l’Avellino che da quel momento in poi non reagisce più subendo inerme le incursioni avversarie. Il centrocampo invece di far da filtro ha facilitato il gioco avversario lasciando sguarnita più volte la fascia destra, la corsia squarciata sul goal di Sprocati e Minala.

Le scene nel finale di gara, quel parapiglia generale, quella caccia all’uomo, quei calci e pugni, sono scene che non c’entrano nulla con questo sport. Quella rabbia, quell’aggressività di quei minuti dopo il fischio finale dovevano essere trasferite in campo. Dal secondo goal in poi bisognava attaccare gli spazi, limitando il gioco avversario al minimo pericolo. Con le sue scelte tattiche Novellino ha facilitato la Salernitana, dandole la possibilità di crescita, di trovar coraggio. Il risultato di Bari e Salerno sono indicativi di un calo, di scelte tattiche sbagliate. Adesso, con una classifica ridimensionata, si potrà ragionar sul giusto percorso che deve seguire l’Avellino, cercando di trovare la giusta lucidità che serve per affrontare la partite più importanti.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio