22 punti con 9/12 al tiro rappresentano una convincente risposta nei confronti di quanti attendevano di conoscere meglio le qualità del prodotto di Alabama University. Il suo look è già diventato un cult sui social fra i tifosi biancoverdi sin dall’arrivo ad agosto in Irpinia. In campo, invece, fa parlare le sue doti di gran attaccante quando c’è da andare a canestro e correre in transizione, forte anche dell’atletismo che lo rende un buon rimbalzista. E, dopo un precampionato in cui ha carburato dal torneo Internazionale di Bonn, se il n.20 troverà continuità nel tiro da tre punti (ieri 3/5 dalla lunga distanza), Avellino avrà pescato la sua nuova stella a stelle e strisce. Adesso c’è da capire se il ruolo da sesto uomo scelto da coach Sacripanti già nelle due gare di Supercoppa (con Obasohan nello spot di guardia titolare) non possa essere l’intuizione corretta per far sbocciare definitivamente Randolph.