La New Basket Brindisi è pronta a ripartire. Dopo una stagione tribolata, fatta di ansie e tante scelte drastiche, la squadra pugliese è intenzionata a vivere la nuova annata con molta più tranquillità, magari centrando qualche risultato prestigioso e mettendo subito in cascina i punti necessari per la salvezza. Nell’ultima stagione Brindisi era partita malissimo, perdendo molte delle prime partite e trovando la prima vittoria solo alla giornata, proprio contro la Sidigas Avellino. Ci fu bisogno di un cambio alla guida tecnica, con Sandro Dell’Agnello allontanato dalla panchina dopo l’ennesima sconfitta casalinga contro Trento, e l’approdo di Frank Vitucci in Puglia.
[tps_title] Guida tecnica [/tps_title]
Proprio l’esperto coach è sembrato la chiave di volta per la svolta della scorsa stagione, chiusa con vittorie insperate che hanno salvato Brindisi con largo anticipo, portandola a distanza di sicurezza da Capo d’Orlando e Pesaro. L’ex allenatore di Avellino e Varese, tra le altre, si è meritato la riconferma e sembra poter essere un fattore decisivo anche in questa stagione. Già a partire dalla campagna acquisti, infatti, Vitucci ha fatto pesare il suo pedigree ed ha aiutato Giofrè nel reclutamento di uomini di talento che dovrebbero permettere a Brindisi di vivere una stagione più esaltante della scorsa.
[tps_title] Le novità [/tps_title]
E’ tutto nuovo, tutta una novità. A Brindisi hanno tirato una linea e deciso di confermare solo la guida tecnica. Per il resto, il roster è stato stravolto, con zero conferme e tante facce nuove. Gli acquisti più roboanti sono sicuramente Adrian Banks e Jeremy Chappell. Il primo è stato già insignito del ruolo di capitano, data la sua precedente esperienza con l’Happy Casa, ed è un giocatore affidabile e dal quale ci si può aspettare grandi cose sul parquet. Il secondo viene da una grande stagione a Cantù, nella quale ha giocato tutte le 30 partite e si è imposto come una delle migliori ali piccole del campionato già dalla sua prima esperienza in Italia (dopo quelle in Polonia, Ucraina, Russia e Turchia, dove col Banvit ha anche giocato le Final Four della prima edizione della Champions League) e si è guadagnato i galloni per diventare capitano.
Nel pacchetto lunghi altri due americani, John Brown terzo e Tony Gaffney. Due giocatori molto diversi e dai quali ci si aspettano grandi cose. Il primo ha avuto due anni di esperienza in A2 con la Virtus Roma (nella quale all’epoca il DS era proprio GIofrè) e Treviso. Il giovane americano, nell’ultima stagione, ha messo a referto 17 punti con il 55% dal campo. Gaffney, invece, ha alle spalle molte stagioni, date le sue esperienze in giro per il mondo, tra G-League, Turchia e Israele, dove ha passato le ultime tre stagioni con Hapoel Gerusalemme e Hapoel Tel Aviv, dove era compagno di Banks. Lo scorso anno ha tirato con più del 30% da tre punti e il suo ruolo nel pacchetto lunghi sembra poter essere quello di allargare il campo.
L’ultimo big man a disposizione di Vitucci sarà Jakub Wojciechowski, centro polacco con passaporto italiano. La scorsa stagione a Capo d’Orlando è finita con un po’ d’anticipo con il ritorno in patria all’Anwill, con il quale ha vinto il titolo. Per quanto riguarda i play, le scelte sono state più drastiche, con le acquisizioni di Wes Clark e Alessandro Zanelli. Il primo è un rookie proveniente dal college di Buffalo, con il quale ha fatto faville portando la squadra alla prima storica vittoria nell’NCAA tournament con 25 punti e 7 assist. Alla Professional Basket Combine ha continuato ad impressionare, mostrando un’apertura alare di 2 metri e un elevazione da fermo di 80 centimetri. Il ragazzo sembra poter essere uno dei migliori innesti dell’intero campionato, almeno tra i rookie, e sarà decisivo il suo adattamento alla nuova realtà. Per quanto riguarda Zanelli, il ventiseienne ha fatto tutta la gavetta fino ad arrivare a più stagioni in A2, tutte concluse con buoni risultati personali e di squadra, come lo scorso anno quando ha chiuso al terzo posto con la sua Legnano.
A chiudere il roster ci sono Riccardo Moraschini, giocatore dalla carriera funestata dagli infortuni e che ha l’occasione di tornare in massima serie dopo l’esperienza a Mantova, e Cazzolato, balzato agli onori della cronaca qualche anno fa per un incredibile buzzer beater nelle Final Eight di Milano che portò la sua Cremona all’overtime (poi perso con Brindisi), e che torna in serie A dopo due anni a Bergamo, con la quale ha vinto il campionato di B. In ultimo il giovane Vincenzo Taddeo, giovanissimo talento del basket nostrano, arrivato in prestito dall’HSC Roma, che lo scorso anno alle dipendenze di Stefano Bizzozi lo ha portato a vincere con l’Under 18 Eccellenza alla vittoria del Titolo Regionale del Lazio e alla finale scudetto.
[tps_title] Conferme [/tps_title]
Come già detto, a Brindisi si è deciso di ripartire, evitando di riconfermare chiunque e volendo tagliare i fili con la scorsa stagione. Ad eccezione di Vitucci.
[tps_title] Ambizioni stagionali [/tps_title]
Brindisi parte per avere una salvezza sicura, ma il livello di talento del roster lascia ampi margini di miglioramento e la possibilità di sognare qualcosa di più. Un ruolo importante in questo processo lo svolgerà lo staff tecnico, a cui è affidata la responsabilità di far crescere talenti come Clark, Zanelli e Taddeo, e ai senatori, nelle persone di Chappell, Gaffney e Banks, che devono riuscire a trasmettere tranquillità in campo e professionalità negli allenamenti ai suddetti giovani.
[tps_title] Il pronostico [/tps_title]
Molto della stagione di Brindisi dipenderà dall’avvio. Se Brindisi riuscirà a partire forte e a trovare punti importanti potrà scrollarsi di dosso le ansie che nella scorsa stagione l’hanno bloccata e far sbocciare il talento dei suoi, trovando automatismi che possono portarla a qualcosa di più, come una qualificazione alle Final Eight. L’impressione è quella che Vitucci sia la persona giusta nel posto giusto. Il resto ce lo diranno il tempo e il campo.
