L’Umana Reyer Venezia è riuscita a rinascere dalle proprie ceneri e a diventare una delle certezze del campionato italiano. Non c’è dubbio, infatti, sul fatto che Venezia sia diventata una big del campionato nostrano e che ormai sia la squadra più vicina a Milano. Per questioni di budget e blasone i lombardi partono ancora una volta davanti, ma i veneti sono in grado di farsi trovare pronti nel caso in cui la squadra di Armani dovesse avere qualche incidente di percorso. Proprio come è successo due anni fa, quando la squadra di De Raffaele si laureò campione d’Italia. Lo scorso anno la cavalcata dei lagunari si è fermata in semifinale quando Trento riuscì a vendicarsi per quanto successo un anno prima in Finale. Tuttavia Venezia è riuscita comunque a portare a casa un trofeo, a discapito della Sidigas Avellino, vincendo la Fiba Europe Cup.
[tps_title] Guida tecnica [/tps_title]
Confermatissimo Walter De Raffaele, artefice dei successi degli ultimi anni e divenuto uomo simbolo della Reyer. L’allenatore che un tempo giocava a Caserta è ormai una certezza e il legame con la società è sempre più solido.
[tps_title] Le novità [/tps_title]
Sebbene le principali novità sembrino essere gli addii di Tomas Ress ed HervojPeric, anche in entrata il mercato dei lagunari è stato ottimo. In primis un grandissimo ritorno, quello di Julyan Stone. Il numero 5 è stato protagonista della cavalcata scudetto ed è un’arma importante per De Raffaele che può sfruttarne le caratteristiche fisiche per cambiare anche sui lunghi in difesa. Poi ci sono Deron Washington, ormai veterano del nostro campionato e che permetterà alla Reyer di alzare ulteriormente il livello fisico. Per quanto riguarda il pacchetto italiani, anche in questo caso la società ha saputo muoversi, portando alla corte di De Raffaele Marco Giuri, molto bene lo scorso anno a Brindisi e in rampa di lancio, e Valerio Mazzola, gregario capace di portare continuità nei minuti che gli vengono concessi. A chiudere il roster il ritorno di Tomas Kyzlnik, interessantissimo prospetto mandato a giocare in A2 con Siena, dove ha chiuso la stagione con il 41% da tre in 14 partite.
[tps_title] Le conferme [/tps_title]
Sono, ovviamente, tante. Partendo da Marquez Haynes e Michael Bramos, sempre capaci di portare alla causa estro e solidità, passando per Mitchell Watt, che ha confermato di poter essere il lungo titolare di una squadra che vuole vincere, fino ad arrivare ad Austin Daye, preso in corso d’opera lo scorso anno e uomo di maggior talento del roster. L’ex Pesaro e Spurs ha parzialmente deluso negli scorsi playoff, ma è sicuramente una garanzia dal punto di vista tecnico e le sue caratteristiche lo rendono un giocatore duttile e pericoloso per gli avversari. Infine gli italiani, con Paul Biligha e Stefano Tonut che garantiscono gioventù e futuribilità, e con Andrea De Nicolao e Bruno Cerella (argentino ma con cittadinanza italiana) a portare solidità ed esperienza.
[tps_title]Ambizioni stagionali [/tps_title]
Venezia vuole competere, Venezia vuole vincere. L’obbiettivo è quello di migliorarsi in Coppa Italia e in Champions, competizioni nelle quali la Reyer ha stentato lo scorso anno, e continuare a imporsi come la seconda forza del campionato.
[tps_title] Il pronostico [/tps_title]
Venezia deve sperare, come tutte le squadre di vertice del campionato italiano, in qualche problema per Milano. Tuttavia sembra essere la squadra più pronta ad approfittare di questi eventuali stop e appare come una squadra completa, lunga e con pochi punti deboli. Può far bene anche in campo internazionale e nelle competizioni giocate su singola gara (Final Eight) è un avversario temibile per chiunque.