Basket/Conosciamo la serie A: Sidigas, una svolta netta per ritrovare l’entusiasmo

La Sidigas Avellino è ormai una consolidata realtà della massima serie del basket italiano. Giunta ormai al diciottesimo anno consecutivo in serie A, essa da qualche anno è entrata in pianta stabile a far parte del vertice della classifica. Buona parte del merito va alla società, con il patron De Cesare che ha finalmente dato al sodalizio irpino quella stabilità economica e quella dimensione aziendale che erano spesso mancate nel corso delle gestioni precedenti. Nell’ultimo triennio, poi, la guida tecnica di Pino Sacripanti ha ulteriormente rafforzato la realtà cestistica avellinese, consentendo alla Sidigas di centrare per tre anni consecutivi il traguardo dei playoff-scudetto, oltre che, per gli ultimi due anni, l’accesso alla Champions League europea; il coach canturino ha inoltre disputato tre finali in questi tre anni ad Avellino, ma resta il rimpianto di non essere riuscito mai a vincere un trofeo.

[tps_title] Guida tecnica [/tps_title]

Coach Nenad Vucinic

Per questa ragione, l’entusiasmo intorno alla Sidigas Avellino stava progressivamente scemando; e dunque, il direttore Nicola Alberani, fresco di rinnovo, ha preferito cambiare allenatore, scegliendo un coach sconosciuto alla serie A italiana ma che ha allenato in tutto il mondo con buoni risultati. Si tratta di Nenad Vucinic, nato in Serbia nel 1965 ed ex giocatore nel ruolo di ala piccola. Trasferitosi a fine carriera in Nuova Zelanda, restò nel paese oceanico per muovere i primi passi da allenatore con la squadra dei Nelson Giants. Per un periodo fece la spola tra la Serbia e la Nuova Zelanda, allenando una squadra di club di Belgrado e contemporaneamente essendo vice della nazionale neozelandese. Tra il 2008 ed il 2009 vinse due titoli, ossia l’oro all’ Oceania Championship (sempre con la Nuova Zelanda) e il campionato estone ( con il Kalev/Cramo); ciò gli valse la chiamata di un importante club europeo quale il Darussafaka, ma Vucinic ha comunque proseguito il suo girovagare per il mondo, andando negli anni a venire ad allenare in Cina e Libano, con una breve parentesi nella A2 italiana con Forlì, squadra della città natale proprio di Alberani. Alla chiamata di quest’ultimo per la panchina Sidigas, Vucinic ha risposto subito presente, giungendo in Irpinia carico di entusiasmo e pronto a calarsi in una nuova realtà. Vucinic è una persona che parla poco, ma si fa capire benissimo dato anche il suo passato da giramondo; ha idee di gioco chiare che cerca di adattare a seconda dei giocatori che ha a disposizione. Sicuramente è di un’altra “scuola di pensiero” rispetto al suo predecessore, ragion per cui ad Avellino, dove Sacripanti è andato via non senza qualche amaro strascico, il suo arrivo ed il suo precampionato sono stati accompagnati da grande entusiasmo e curiosità.

[tps_title] Le novità [/tps_title]

Matt Costello e Demetris Nichols

Una squadra, la Sidigas, rivoluzionata non solo per quel che riguarda la guida tecnica, ma anche nel roster: sono arrivati molti nuovi giocatori, alcuni più esperti ed altri più giovani, ma la stella, il vero colpo di mercato, è stato senza dubbio Norris Cole: trentenne play-guardia di Dayton, ha militato per tanti anni in NBA vincendo addirittura due anelli con i Miami Heat di “sua maestà” Lebron James. Specialista difensivo nella massima lega americana, nel campionato italiano avrà ovviamente molta più libertà nella metà campo offensiva, ragion per cui è un giocatore veramente completo che potrà spostare, e non di poco, gli equilibri di questo prossimo campionato. Affianco a lui, sono arrivati altri due cestisti di indubbio valore, quali l’ala Demetris Nichols e l’ala-centro Caleb Green; entrambi non più giovanissimi (34 e 33 anni rispettivamente), vantano un grande bagaglio di esperienza in giro per l’Europa, dove hanno viaggiato entrambi a medie-punti rispettabilissime. Nichols ha un palmarès ricco di trofei, avendo vinto con il CSKA Mosca 2 campionati russi ed un’Eurolega, oltre alla Coppa di Grecia col Panathinaikos nel 2017 ed alla Coppa di Croazia nel 2018. Completeranno il quintetto base il centro venticinquenne Matt Costello, proveniente dalla G-League americana, e Kiefer Sykes, playmaker di 180 centimetri con esperienze in Corea e nella seconda serie turca, dove ha chiuso con oltre 20 punti di media. Uno starting five di assoluto valore, anche se completamente nuovo e dunque da assemblare ancora al meglio. Per quanto concerne la panchina, sono arrivati tre atleti italiani: Stefano Spizzichini, ala grande di 28 anni con una lunga militanza in serie A2, Luca Campani, centro di 208 centimetri, che invece dal 2014 gioca in serie A dove ha vestito le maglie di Cremona Varese e Capo d’Orlando, ed il giovane Luca Campogrande, classe 1996 ruolo ala piccola, scuola Fortitudo Bologna e che ha giocato nell’ultima stagione a Montegranaro in A2, dove ha chiuso con oltre 10 punti di media-gara. Tre elementi che saranno dei validi cambi e sui quali società ed allenatore credono molto, come testimoniato dal contratto pluriennale fatto a Campogrande ed alla scelta di “aspettare” Campani, reduce da una delicata operazione chirurgica effettuata nel maggio scorso.

[tps_title] Le conferme [/tps_title]

Lorenzo D’Ercoe e Hamady N’Diaye

La Sidigas ha comunque tracciato una linea di continuità rispetto all’anno scorso, confermando ben 4 giocatori reduci dalla passata stagione. La riconferma più scontata era quella di Ariel Filloy, essendo il play della Nazionale italiana già vincolato da un contratto per questa stagione. A questa si aggiunge la preziosa riconferma di Lorenzo D’Ercole, giunto in punta di piedi nello scorso agosto ma che ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nelle rotazioni di Sacripanti; date le sue qualità in difesa e nel tiro da tre, accadrà sicuramente la stessa cosa anche con Vucinic, che infatti crede molto in questo atleta. Un’altro importante rinnovo riguarda il ruolo di centro, e si tratta di Hamady N’diaye, gigante di 2 metri e 13 centimetri, senegalese, che l’anno scorso è stato il miglior “stoppatore” dell’intero campionato. Hamadone è una risorsa preziosa per il roster avellinese, essendo dotato di grande atletismo e dunque capace di difendere anche su giocatori più piccoli di lui, ma allo stesso tempo in grado di essere devastante sotto le plance contro i lunghi delle squadre avversarie; insieme con Costello, costituiscono una coppia di centri complementare e ben assortita. L’ultima riconferma riguarda il giovane Antonino Sabatino, diciottenne prodotto del vivaio biancoverde che ha ottenuto quest’estate il suo primo contratto da professionista, scaturito dalla buona impressione fatta nei pochi minuti in cui era stato impiegato sul parquet durante lo scorso campionato.

[tps_title]Ambizioni stagionali [/tps_title]

La società ha fatto le cose in grande sul mercato, e dunque non fa mistero di puntare in alto. Considerato il doppio impegno settimanale (Campionato e Champions League), l’obiettivo minimo che si sono posti in casa Sidigas è quello di passare il girone europeo ed ottenere un piazzamento tra le prime otto in Italia, sia al termine del girone d’andata (per disputare la Final Eight) sia al termine di quello di ritorno (che garantirebbe l’accesso ai playoff). L’obiettivo non dichiarato, tuttavia, resta quello di vincere finalmente un titolo, traguardo a cui la Sidigas Avellino tiene molto, dato che nella sua storia è riuscita solo una volta a vincere una Coppa Italia.

[tps_title] Il pronostico [/tps_title]

Il pronostico di SportAvellino vede una Sidigas che, insieme con Venezia e Trento, avrà il ruolo di inseguitrice della corazzata Olimpia Milano. Considerando i meneghini di un altro livello, se non altro per la qualità che abbonda anche in panchina, Avellino sarà una di quelle tre squadre che dovranno essere pronte a sfruttare un eventuale passo falso dell’Olimpia per poter provare a vincere lo Scudetto. Dipenderà molto anche dal dispendio di energie che si avrà durante la stagione regolare, dato che, come sempre accaduto negli ultimi anni, la freschezza atletica sarà il fattore più determinante nella lotteria dei playoff che si disputeranno tra maggio e giugno.

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