La Sidigas Avellino cade sul campo del fanalino di coda Happy Casa Brindisi che trova i primi due punti del suo campionato superando i biancoverdi per 92-88. Ventiquattro punti con nove rimbalzi di Lalanne consentono al team di Dell’Agnello di trovare la prima gioia stagionale e condannare la Scandone al suo secondo ko esterno dopo Brescia. La serata di Rich da 28 punti con 10/15 al tiro non evita una sconfitta che evidenzia i limiti difensivi di una squadra poco lucida in diverse situazioni di gioco ma capace di restare sempre aggrappata al match.
L’avvio di match è tutto nel segno dei padroni di casa trascinati dai sei punti di un ispirato Anthony Barber che ne firma sei nel parziale di 15-6 con cui si prova a spaventare la Scandone che si affida al talento di uno straripante Jason Rich che tiene in piedi da solo la sua squadra davanti ad una Happy Casa che mette in difficoltà la retroguardia innescando un giocatore come Lalanne abile a punire sia sotto canestro sia dalla lunga distanza gli irpini che faticano a contenere il passo pugliese. Il PalaPentassuglia si fa sentire e Brindisi prende coraggio. Scott Suggs a rimbalzo d’attacco spinge Sacripanti a dover chiamare timeout per riordinare le idee ai suoi. Arriva il primo canestro che non porta la firma di Rich ma quella di Dez Wells (18-13). Avellino prova a prendere le misure alla New Basket con la regia di Leunen che pesca in contropiede ancora Rich (quindici punti con 6/7 al tiro dal campo nel primo periodo).Una tripla senza ritmo di Filloy vale il 23-22. Il secondo parziale è un susseguirsi di emozioni sia da una parte che dall’altra. Gli ospiti questa volta partono col piede aprendo il fuoco da tre punti: è il solito Filloy a suonare la carica per la sua squadra ben spalleggiato dalle lunghe leve di Hamady N’Diaye che chiude la strada alle penetrazioni brindisine. Se c’è poi la possibilità di scappare in transizione, la Sidigas aumenta la propria pericolosità in maniera vertiginosa sempre dai 6,75 metri. Avellino così ribalta il match col suo regista italo-argentino ma la forbice è destinata ad allargarsi fino al + 9 (29-38 al 15’) con la quarta bomba messa a segna dal cestista di Corboda. La palla gira alla perfezione ed ecco anche la conclusione di Scrubb per il + 10 biancoverde. L’ottimo momento, tuttavia, dovrà registrare una battuta d’arresto perché al 16-2 di parziale irpino seguirà quello di marca adriatica guidato dal trio Giuri-Lalanne e Suggs che approfittano di un calo avversario (con Rich in panchina) per rimettere il naso avanti all’intervallo (47-43).
La pausa per il tè caldo non influisce sul rendimento dei padroni di casa che riprendono a macinare gioco e punti. Sacripanti deve necessariamente rimettere in campo Jason Rich per porre un freno alle scorribande pugliesi. Il prodotto di Florida University colleziona l’ottavo tiro realizzato da due punti ma i problemi per la Scandone nascono nella metà campo difensiva. Marco Giuri si prende la scena in luogo di Barber. L’ex casertano guida la manovra brindisina smazzando assist col contagiri per i suoi compagni come nel caso di Tepic e Lalanne che restituiscono le otto lunghezze di margine (59-51). Sporca le percentuali anche Rich ed il canestro per la Sidigas diventa quasi una chimera in attacco con le percentuali dalla lunetta che non sorridono (1/5). La Sidigas resta aggrappata alla partita nonostante l’Happy Casa si porti sul + 10 in due circostanze ravvicinate. L’uscita dai blocchi di D’Ercole produce il tiro dalla lunga distanza che trova il fondo della retina (68-63). Brindisi è più reattiva sulle palle vaganti mentre la mano di Filloy è quella del campione. Sale il tassametro per l’italo-argentino che da solo ricuce lo strappo con cinque punti e l’assist per Rich che appoggia a tabellone il 74-73. Il finale è da brividi: Leunen insacca la prima tripla del match ma Tepic trova il jolly che vale il supplementare (79-79).
Nel tempo supplementare Sacripanti si affida ai suoi uomini migliori ma due triple dei biancoazzurri (Barber e Lalanne) pesano come un macigno. Nel momento decisivo Avellino regala 19” col possesso palla agli avversari commettendo fallo a soli cinque secondi dalla sirena finale. Troppo tardi per evitare la frittata.
