I Los Angeles Lakers non sono nuovi a salutare e ricordare leggende che hanno scritto la storia della franchigia e dell’NBA. Ne sono passati tanti dallo Staples Center e tante sono le canotte appese, con il numero ritirato, all’interno dell’impianto. Probabilmente sono la squadra che ne ha ritirate di più: la 13 di Wilt Chamberlain, la 22 di Elgin Baylor, la 25 di Gail Goodrich, i 32 e 33 di due leggende, Magic Johnson e Kareem-Abdul Jabeer, il 34 di Big Shaq O’Neal, il 42 di James Worthy, il 44 di Jerry West e il 52 di Jamaal Wilkes.
Da ieri sera, a queste, si sono aggiunti due numeri, i numeri di una leggenda recente, i numeri di colui che era stato designato come l’erede di Michael Jordan e come lui, ha scritto la storia dell’NBA e dello sport: stiamo parlando di Kobe Bryant. Il Black Mamba.
Kobe è quel ragazzo capace di unire tutti, amato tanto in Italia, visto che suo padre ha giocato nella nostra serie A a Rieti e Reggio Calabria, per passare poi da Pistoia a Reggio Emilia. Kobe è cresciuto in Italia, parla italiano meglio di tante persone, è quasi uno di noi. E l’eco della sua leggenda, ovviamente, in Italia non può che non essere apprezzato.
E dicevamo, da ieri sera, i numeri 8 e il 24 sono stati ritirati dai Los Angeles Lakers. I numeri andranno a riempire lo Staples Center per sempre. Kobe ancora una volta ha scritto la storia. Per la prima volta due numeri sono stati scelti da essere ritirati. Due perchè Bryant ha vinto con quella maglia giallo-viola sia con la 8 che con i 24. Numeri del destino, numeri da leggenda che anche noi oggi, amanti dello sport e del basket ci alziamo per osannare.