Come sappiamo tutti, la stagione della Sidigas Scandone Avellino è terminata da poco ma nonostante ciò è già tempo di pensare al roster del prossimo anno. Una squadra nella quale dovrà essere innalzato il livello qualitativo degli italiani. Prima di pensare a nuovi cestisti che dovranno comporre il nuovo assetto analizziamo brevemente chi potrebbe restare per il prossimo progetto biancoverde.
[tps_title] I playmaker[/tps_title]
Marques Green 7,5: Il capitano e la Sidigas ormai sono come marito e moglie. La sua conoscenza del gioco e la sua immensa classe lo portano a dare un contributo importante sia sul parquet che fuori. Per il popolo irpino è diventato una bandiera e il prossimo anno sicuramente possiamo contare ancora su di lui.
Joe Ragland 9: Il play di West Springfield è sicuramente il più forte giocatore del campionato. Un cestista che anche nelle sue giornate buie è capace di dare un contributo eccellente. Trattenerlo non è facile perché ha molti estimatori sia in Europa che in America.
[tps_title]Le guardie [/tps_title]
David Logan 6: Per molti tifosi è stata una piccola delusione. Il suo contributo in diversi momenti è stato abbastanza buono. Molti si aspettavano il Logan di quando giocava a Sassari che in qualsiasi parte del campo segnava, mettendo canestri da capogiro.
Levi Randolph 6: Tecnica e talento non mancano a questo ragazzo ma ha una forte debolezza emotiva che lo ha fatto essere indeciso nei momenti fondamentali del match. Lavorando su quest’ultimo aspetto può essere una bella sorpresa per l’anno venturo.
Retin Obasohan 5: Giocatore molto tecnico e duttile. Ha mostrato molte lacune nelle partite dove il livello era avanzato. Può crescere facendo esperienze in squadre dove gli obiettivi saranno più semplici.
Giovanni Severini 5,5: Buon difensore. Per il resto è nullo, probabilmente la sua dimensione è l’A2 dove troverebbe molto spazio rispetto a quello che ha avuto qui.
Lorenzo Esposito s.v.: Il suo contributo è stato nullo, ma considerando la sua giovane età (classe 1998), potrebbe fare esperienza in altre categorie.
[tps_title]Le ali [/tps_title]
Adonis Thomas 7: Ha mostrato tanta qualità e classe ma, allo stesso tempo, ha dimostrato di non essere sempre mentalmente concentrato. Avrebbe bisogno di una maggiore continuità, evitando pericolosi black out.
Andrea Zerini 7: Costretto spesso a giocare in un ruolo non suo, questo ha fatto sì che in qualche gara il suo apporto è stato mediocre. Quando ha giocato da ala forte ha fatto vedere grandi cose.
Maarten Leunen 8,5: Giocatore dalla sapienza cestistica infinita che lo porta ad essere determinante per le sorti della squadra. E’ un alfiere di Sacripanti.
Salvatore Parlato sv: Un giocatore utile a far gruppo, il classico 12° uomo.
[tps_title] I pivot [/tps_title]
Marco Cusin 6: Contributo altalenante, spesso positivo in difesa e negativo in attacco. Sfortunato che, nel suo periodo di miglior forma, abba subito un infortunio alla mano. Tecnicamente bravo ma poco grintoso.
Kyrylo Fesenko 8: Idolo dei tifosi. Pivot vecchio stampo, poco moderno ma devastante. In questa stagione ha dimostrato di cavarsela anche in fase difensiva.
Shawn Jones 6: Giocatore arrivato in prestito. Nelle poche partite che ha giocato ha dimostrato di essere bravo sia in fase difensiva che offensiva. Può giocare anche qualche minuto da ala forte, buon cestista.