Sidigas: tutto è bene quel che finisce bene; vittoria sofferta ma molto preziosa

Con una vittoria meritata quanto sofferta, la Sidigas Avellino si è issata al secondo posto nella classifica del campionato di Serie A, all’inseguimento della capolista Brescia; gli uomini di Sacripanti hanno faticato molto per ottenere questi due punti, riuscendo a vincere praticamente allo scadere, grazie ad una giocata di Maarten Leunen che, a 14 secondi dalla fine sul +3 per i suoi, ha prima stoppato la penetrazione di Dallas Moore, poi ha servito Scrubb che in contropiede ha realizzato il canestro del +5 che ha praticamente spezzato le ultime velleità di rimonta della Vuelle Pesaro. Avellino ha condotto in porto una vittoria importante, sia perchè ha spianato la strada per la qualificazione alle Final Eight, che ormai è cosa quasi fatta, sia per dare continuità alla splendida prova di Champions contro il Besiktas, dimostrando così che la sconfitta di Cremona è stato solo un episodio estemporaneo. La vittoria di ieri, dunque, ha un peso specifico notevole,perchè ottenuta soffrendo ma allo stesso tempo imponendo la propria superiorità tecnica: non è un caso, infatti, che la Sidigas sia stata per tutti i 40 minuti avanti nel punteggio, essendo riuscita a rintuzzare ogni volta gli assalti della Vuelle.

I biancoverdi sono comunque partiti molto forte, con un primo quarto nel quale hanno toccato il vantaggio di 21 punti (8-29): la presenza di Fesenko sotto i tabelloni è stata subito un fattore a vantaggio della Sidigas, che ha potuto aprire il campo con facilità e potuto così realizzare tiri aperti anche da tre punti: Jason Rich (top scorer di giornata con 25 punti segnati in 33 minuti giocati) , ad esempio, totalizzava 3/3 nei tiri da oltre l’arco, grazie anche a due assist del gigante ucraino; una Sidigas che in attacco giocava con estrema fluidità, riuscendo anche a difendere efficacemente. Ma il giocattolo si è rotto presto: la formazione irpina, infatti, nel secondo quarto ha iniziato a sprecare palloni in attacco e a subire qualche canestro di troppo in difesa, consentendo ai pesaresi di rientrare in partita e chiudere l’intervallo lungo a sole 10 lunghezze di distanza ( 33-43).

Dal punto di vista tattico, mentre Sacripanti provava a tratti la difesa a zona con Zerini e N’diaye a fungere da lunghi, il coach dei marchigiani Spiru Leka insisteva con il gioco pick-and-roll, spesso sull’asse Moore-Mika; la coppia ha firmato 34 punti (18 Moore, 16 Mika) ,ed il centro con il numero 12  è stato anche il miglior rimbalzista della partita con 15 rimbalzi, mettendo in seria difficoltà i lunghi avellinesi. Altra spina nel fianco per i ragazzi di Sacripanti è stato il neo-acquisto Kuksiks, autentico cecchino dalla distanza con 5/6 nel tiro da tre: il lettone, oltre ad un canestro incredibile allo scadere del terzo quarto (ormai gli appassionati di Scandone ne stanno vedendo uno ogni partita), ha punito ogni volta che la difesa avellinese gli ha concesso un tiro aperto.

Dopo un terzo quarto chiusosi sul +3 per gli ospiti, il quarto periodo vedeva una Sidigas che non poteva più contare su Fesenko, gravato da tre falli e dal solito ginocchio dolorante; ecco dunque l’inossidabile Leunen costretto a fare gli straordinari anche sotto i tabelloni (10 rimbalzi totali per lui, con 7 punti realizzati, 5 assist ed 11 di valutazione in 35 minuti di impiego), mentre restava sul parquet a dare il suo contributo Thomas Scrubb, che anche ieri si è rivelato giocatore di una concretezza estrema, sbagliando pochissimo e realizzando 16 punti in 19 minuti di gioco; limitatamente al quarto periodo, il suo tabellino recita 10 punti in 9 minuti,con un solo libero sbagliato (3/4) ed il 100% di realizzazione dal campo; questo giocatore è una risorsa importante per il roster della Sidigas, sia per le sue qualità tecniche, ma anche per le qualità caratteriali: la sua freddezza e la sua lucidità anche nei momenti più intensi delle partite serve come il pane ad una squadra che vuole lottare per i traguardi importanti.

    

Il finale di partita merita un paragrafo a parte, se non altro per sottolineare l’assurdità di due decisioni arbitrali che stavano compromettendo seriamente la vittoria dei Lupi d’Irpinia; dopo il fallo di Rich, Moore realizzava da tre, ma in barba ad ogni regolamento ufficiale, la triade arbitrale composta da Filippini Rossi e Borgo decideva di dare 3 punti più possesso alla Vuelle; se avessero ritenuto che ci fosse stata “continuità” nel movimento di Moore, avrebbero dovuto dare il tiro libero aggiuntivo, altrimenti sarebbe stato logico assegnare rimessa senza convalidare il canestro; per fortuna,l’azione di Pesaro si è conclusa poi con lo 0/2 di Bertone dalla lunetta (“Ball don’t lie“, avrebbe esclamato Racheed Wallace dei Detroit Pistons ), ma la “continuità di movimento” ieri era una materia inaccessibile per la terna arbitrale, dato che nell’azione successiva Filloy realizzava in penetrazione con fallo, ma la decisione era di non convalidare il canestro ed assegnare due tiri liberi; Sacripanti è stato molto bravo e lucido a non cadere nella tentazione di protestare in maniera eccessiva; emblematica quanto sarcastica, la stretta di mano con la quale ha concluso il fitto conciliabolo con uno dei direttori di gara; per fortuna, la sua squadra si è rivelata più forte anche delle ingiustizie.

Una Sidigas che, insomma,prende e porta a casa una vittoria da una partita che si stava per rivelare una trappola, come quella di Brindisi; dalla partita in Puglia è passato più di un mese, e la squadra biancoverde ha compiuto notevoli passi in avanti dal punto di vista dell’amalgama, dell’affiatamento di gruppo; ciò nonostante, restano ancora dei limiti da superare, come ad esempio quello di saper gestire le partite, abbassando i ritmi senza però dover snaturare l’assetto complessivo della squadra: attualmente ciò non è ancora nelle corde della formazione irpina, che ha bisogno di tenere ritmi alti per poter sprigionare tutto il suo potenziale; ma sappiamo che in un campionato così livellato come quello italiano, dove nessuno ti regala niente, l’importante è farsi trovare pronti nei momenti decisivi, e su questo, non si hanno dubbi, la Sidigas di questa stagione, anche ieri,  ha dimostrato di avere grandi qualità.

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