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Avellino Calcio – Nuova debacle al “Turiddo Maddami”. Termina tre a zero per la Flaminia

FLAMINIA (4-3-1-2): Vitali; Gnignera, Cangi, Fapperdue (44′ st Vecchio), Modesti; Carta (38′ st Vittori), Mattia, Lazzarini (43′ st Staffa), Mignone; Morbidelli (40′ st Putrino), Abate (18′ st Di Maira). A disp.: Montesi, Mastrantonio, Berni, Tiozzo. All.: Schenardi.

AVELLINO (4-4-2): Lagomarsini; Nocerino (12′ st Scarf), Morero, Dondoni, Mithra (8′ st Mikhaylovskiy); Tribuzzi, Acampora, Buono (22′ st Tompte), Parisi; De Vena (7′ st Mentana), Ventre (1′ st Ciotola). A disp.: Longobardi, Urbanski, Totaro, Sforzini. All.: Graziani.

ARBITRO: Frascaro di Firenze.

Guardalinee: Camoni-Mangoni.

MARCATORE: 33′ pt Abate, 42′ pt Mattia, 28′ st Di Maira.

NOTE: spettatori 600 circa.

Ammonizioni: Mithra (A), Acamora (A), Mattia (F), Morero (A).

 

Nuova batosta per i biancoverdi. Al “Turiddo Madami” termina tre a zero per la Flaminia. L’atteggiamento dei lupi risulta discutibile sin dall’inizio. I padroni di casa, nonostante una prima parte di match piuttosto equilibrata, mostrano immediato carattere dilettantistico e giusto spirito agonistico. L’Avellino aspetta, rendendosi poco velenoso. Alla mezz’ora Mirtha commette fallo su Abate, quasi al limite dell’area di rigore. Ammonizione per il difensore e punizione per i padroni di casa. Sulla palla va Mattia, che fa partire una gran conclusione. Lagomarsini, con un miracolo, para evitando che la sfera s’insacchi nel sette. Sulla ribattuta però, grazie alla complicità di una lenta difesa biancoverde, Abate non perdona. E’ gol dell’ex. L’Avellino paga l’atteggiamento poco reattivo della propria retroguardia e subisce lo svantaggio. La gara risulta dunque in salita. Poco dopo, la doccia fredda. La Flaminia, in superiorità numerica, si affaccia nelle zone degli ospiti. Abate, con un lancio, trova Morbidelli che supera il colpevole  Dondoni, apparentemente in vantaggio, e riesce a servire Mattia. Il centrocampista, a porta sguarnita, non può sbagliare. Primo tempo da dimenticare per gli irpini. Nella ripresa la musica non cambia. Gli uomini di Graziani provano una timida reazione, ma la compagine di Civita Castellana gestisce bene il vantaggio, rendendosi pericolosa nei numerosi contropiedi concessi dagli ospiti. Al 28esimo, si chiude definitivamente il match. La difesa biancoverde, o quel che resta di quest’ultima, lascia spazio a Mignone che, indisturbato, serve Di Maia. L’attaccante, con un diagonale vincente, insacca alle spalle di Lagomarsini. Dopo l’Atletico, dunque, arriva un’altra figuraccia degli irpini, che lontani dalle mura amiche continuano a stentare. Atteggiamento sterile e superficiale. E ora, i lupi, dicono anche addio al primo posto.

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