Avellino, il futuro deve essere Made In Irpinia: da Magma ad un settore giovanile senza speculazioni

Avellino, il futuro deve essere Made In Irpinia: da Magma ad un settore giovanile senza speculazioni – 

Alla fine la gestione De Cesare è durata pochissimo. Quanto è bastato per cancellare il passato e fare addirittura peggio. C’è una nuova proprietà, che ha cominciato benino. Non fosse altro per il casino creato nel settore giovanile con la magra figura di richiamare i baby scelti frettolosamente in estate per costringerli a restituire addirittura le divise. Sul settore giovanile il discorso è delicato. E’ da decenni ormai che non si riesce a sfornare un talento. Frutto di interessi e “giochetti” che attorno ai baby non dovrebbero esserci.

E’ da qui che la neo società deve ripartire. Lontana da “papà sponsor”, da addetti ai lavori che tutto pensano tranne che al bene dei piccoli che cercano di sbarcare il lunario. Se Izzo e Circelli riescono ad evitare speculazioni e a costruire un movimento che parta dalla base per creare una orbita nuova di società satelliti attorno all’Avellino calcio, allora vuol dire che il più è fatto. Ma bisogna ripartire dall’Irpinia e da realtà locali che tanto stanno facendo bene. Ci viene in mente la Magma Group, società leader del panorama internazionale per l’abbigliamento sportivo. In un passato abbastanza recente, si era parlato di interessi della vecchia società con Givova. Si cercavano soldi cash per continuare la stagione. Pericolo che dovrebbe essere scongiurato con la nuova dirigenza.

Magma ha dimostrato di offrire non solo prodotti di alto livello stilistico ma anche collaborazione a 360 gradi alla società. Uno store tra i più belli d’Italia che è rimasto in piedi anche quando De Cesare aveva deciso di “vendersi” a Joma. Chiunque avrebbe chiuso i battenti. Invece no. Sole e i suoi soci hanno continuato, garantendo lavoro e investendo il doppio in un laboratorio che oggi veste decine e decine di squadre locali di calcio e non solo. Magma veste la Pallavolo, veste talenti in erba come la giovane tennista Gaeta. Ci vengono in mente tantissimi altri campioni nostrani di Taekwondo e di arti marziali. Bisognerà da oggi, fare gruppo. L’Irpinia al centro del progetto.

Dal calcio alle tante aziende che ruotano attorno ad essere. Solo così Avellino e la sua provincia potranno riprendersi la dignità calpestata negli ultimi anni. Non è un consiglio che diamo alla nuova proprietà. Sappiamo che c’è tanto da fare. E sappiamo che è dura. Ma stop alle speculazioni e alle operazioni dai doppi interessi. Sul settore giovanile vigileremo. Perchè quanto accaduto nelle settimane scorse è qualcosa che va immediatamente cancellato. Cassato, dalla memoria e dai ricordi di chi, si è visto chiamato per restituire una divisa che tanto aveva sognato.

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