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Caso Parma – Parla Carra: “Siamo tranquilli. I messaggi sono innocui”

Il caso Parma fa discutere tutta Italia, una decisione in merito ai messaggi scambiati fra Emanuele Calaiò e Filippo De Col, in occasione della gara contro Lo Spezia che è valsa la promozione in Serie A dei ducali, è attesa nelle prossime settimane. Intanto la dirigenza del Parma Calcio si definisce “tranquilla”, esprimendo la loro fiducia per il buon esito della vicenda.

SERIE B – INCHIESTA PARMA, IL MESSAGGIO DI CALAIÒ: “EHI PIPPEIN NON ROMPETE IL CAZZEIN VENERDÌ…”

L’amministratore delegato del Parma Luca Carra, intervenendo ai microfoni di Sky Sport, esprime le proprio considerazioni in merito alla vicenda:

Ci siamo premuniti con gli avvocati e stiamo pensando alla difesa. È stato deferito un nostro tesserato e si andrà al dibattimento a inizio luglio. Aspettiamo la decisione dei giudici del Tribunale Federale Nazionale. Non ci aspettavamo un’imputazione per tre messaggi che tutti avete letto e sono in tono scherzoso, con delle faccine. È impensabile che si volesse perseguire un illecito sportivo. I tifosi ci sono stati ancora più vicino. Ho incrociato Calaiò un attimo e chiaramente è un po’ preoccupato. Anche lui, però, è convinto di non aver fatto nulla di male. Ho visto l’impianto accusatorio e ci aspettiamo il proscioglimento del nostro tesserato”.

Serie B – Il caso Parma porterebbe ad uno stravolgimento della Serie B

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