Prima uomini, poi calciatori. Spesso si ci riempie la bocca con questi slogan, salvo poi essere smentiti alla prova dei fatti. Ma dinanzi ad un grande uomo prima e un grande portiere poi come Gigi Frattali, questa definizione pare essere davvero azzeccata. Una sicurezza tra i pali, un punto di riferimento nello spogliatoio. Due anni e mezzo in Irpinia sono bastati a guadagnarsi la stima e il rispetto di una tifoseria esigente come quella biancoverde. Una tifoseria che dà il cuore per chi in campo ce lo mette. E Frattali lo ha sempre fatto. Sin da quella delicata trasferta di Pescara, quando chiuse la saracinesca davanti ai tentativi di Maniero e compagni. Conquistando la fiducia di tutti e degli allora mister Rastelli e Dei. Un solo scivolone in quella prima stagione. Purtroppo nella gara più importante, nella semifinale play-off di ritorno. Ma un’ombra in un bel quadro non cancella la bellezza. E Frattali ha dipinto il suo bel quadro biancoverde di gara in gara, ergendosi a protagonista assoluto nella stagione 2015-2016. Quest’anno si è dovuto rimettere in discussione sotto la gestione Toscano, ma lo ha fatto comportandosi da grande professionista. Come sempre. Anteponendo il bene della squadra a quello personale. Come un vero leader. Come un vero lupo. Fino alla fine.
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