D’Agostino: “Biancolino uomo squadra, ma non voleva Lescano…”. Su Perinetti e Rastelli…

Il presidente dell'Avellino, ospite a IrpiniaTV, ha raccontato un aneddoto sull'arrivo dell'argentino e parlato di alcuni ex tesserati biancoverdi

Il presidente dell’Avellino, Angelo D’Agostino è stato ospite della trasmissione Linea Verde Sport su IrpiniaTV, dove ha analizzato non solo l’ultima stagione, chiusa con la promozione in Serie B, ma in generale la gestione del club biancoverde, dal suo arrivo nel febbraio 2020.

Nessuno deve dimenticare da dove veniamo e quello che abbiamo fatto – ha esordito D’Agostino -. Gli errori si possono fare, ma è proprio in quei momenti che bisogna spingere. Abbiamo iniziato male la stagione, tanti scettici hanno detto che bisognava pensare alla prossima, ma sapevo fosse lunga e che ce l’avremmo potuta fare. Non pensavamo affatto fosse così complicato andare via dalla Lega Pro, non siamo stati fortunati, gli anni scorsi; l’impresa è stata difficile, ma il calcio non è una scienza esatta. Vanno incastrati una serie di fattori: squadra forte, un bravo allenatore e un gruppo vero. Tutto questo si è avverato quest’anno con l’arrivo di Biancolino. Già dopo lo 0-0 a Torre del Greco ho pensato positivo, ma dopo la vittoria a Catania ho creduto di avercela fatta”.

D’Agostino e le scelte di Rastelli e Perinetti

Prosegue D’Agostino: “All’inizio della nostra gestione, perché neofiti della categoria, abbiamo preso i migliori professionisti sulla piazza, compreso Massimo Rastelli, un nome importante, un allenatore che aveva vinto. Ma abbiamo visto che anche lui e chi ha allestito le squadre non sono bastati. Siamo arrivati sul punto di dire ‘qui sono tutti professori, proviamo noi a farli’. Ed è stata la mossa vincente. Biancolino è un uomo squadra, uno che è sempre stato vicino alla società, la persona giusta individuata la notte dopo il Latina da me e da mio figlio Giovanni. Siamo stati molto criticati dai tifosi e dalla stampa, ma abbiamo avuto il coraggio di insistere e andare avanti. Non è stata una questione economica, perché esonerare Perinetti e Condò economicamente è stato dispendioso, ma non potevamo tirarci indietro. Noi siamo abituati ai risultati e quando si nomina un dirigente di comprovata esperienza e questi fa spallucce di fronte alla mancanza di risultati, non va bene….

D’Agostino e l’aneddoto sull’arrivo di Lescano

Quindi un aneddoto sull’arrivo di Facundo Lescano ad Avellino: Non lo voleva né Biancolino, né mio figlio. Ma ho detto loro: siamo arrivati fino a qua, giochiamo bene, ma ci manca quel poco che ci vuole per dare continuità ai risultati. Ho preso io l’iniziativa, ma sarebbe bastato un’altra ora per cambiare idea, perché poi il Trapani ha cambiato allenatore e magari potevano cambiare le cose. Antonini non ci ha fatto lo stesso trattamento che abbiamo fatto noi a lui trasferendo Mulè e Toscano, ma pazienza…“.

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