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Primo e ultimo minuto: il Parma la apre e chiude contro un Avellino senza idee

L’obiettivo era quello di invertire il trend biancoverde in traferta che vedeva l’Avellino vincente solo a Novara in questo inizio di stagione. Non è stato il Tardini a dare un segno positivo nel percorso biancoverde. Succede tutto dopo appena cinquanta secondi quando una palla rinviata da Pierluigi Frattali subito dopo il calcio d’inizio diventa l’incubo degli uomini di Novellino. Il rilancio del numero uno ducale non viene intercettato da Ngawa che lascia sfilare il pallone che arriva a Di Gadio, l’attaccante è rapidissimo a saltare Kresic e depositare la palla alle spalle di Radu. Doccia gelata per gli uomini di Novellino che iniziano la gara sotto di un gol. Macigno psicologico che pesa sulla testa e sulle gambe dei biancoverdi cosi è il Parma ad essere più volte pericoloso con Mazzocchi, Di Gaudio e Insigne. L’Avellino non si vede in attacco e il Parma gestisce il match ma da segnalare risultano essere solo gli interventi duri da entrambe le parti che portano a due gialli per parte nei primi quarantacinque minuti.

L’Avellino deve attendere il primo minuto della ripresa per far appuntare sul tabellino un’azione pericolosa: Asencio sbuca di testa in area tra le maglie ducali ma è bravo Frattali a non farsi sorprendere. Novellino prova la carta Bidaoui per smuovere qualcosa ma l’equilibrio regna. Calaiò e il marocchino sono rispettivamente murati dalle due difese a pochi metri dal gol. Castaldo e Camarà le mosse di Novellino per rimettere in piedi una partita iniziata male ma a capitolare sono i lupi che prima si salvano su Calaiò e poi si arrendono definitivamente a Roberto Insigne che mette la parola fine al Tardini con un diagonale che scavalca Radu. Al novantesimo risulta troppo poco lo sforzo biancoverde, con la squadra di Novellino che paga la distrazione iniziale e non riesce a rimettere in carreggiata il match esprimendo pochi idee e nessun spunto vincente.

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