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Serie B – Oggi udienza dinnanzi al TFN, giustizia sportiva in Tilt

Per la prima volta nella propria storia, il calcio italiano sembra essersi bloccato a suon di ricorsi non riuscendo a trovare la giusta via di uscita capace di poter dar via regolarmente ai campionati di Serie B e Serie C. Finora questi due campionati hanno avuto un avvio monco, un campionato cadetto a numero ridotto che sembra aver perso un po quel suo appeal che negli ultimi anni lo aveva contraddistinto, ed una Serie C che attende pazientemente il futuro di Ternana, Catania, Siena, Novara, Pro Vercelli ed Entella, sei società in attesa di una decisione sul proprio futuro per occupare quelle 3 caselle che di norma spetterebbero per far si che il campionato di Serie B ritorni a 22 squadre.

L’Entella, che fino a pochi giorni fa era virtualmente in Serie B, adesso si riscopre ancora ancorata al campionato di Serie C dopo il caos giudiziario avvenuto nei giorni precedenti, in attesa di comprendere dove giocherà il 9 ottobre, idem dicasi per le altre quattro società (eccetto il Catania) che hanno fatto richiesta di non giocare fino ad ottobre inviando una nuova istanza al sottosegretario Giorgetti “…affinché il Governo intervenga, mediante l’adozione di un provvedimento straordinario, al fine di azzerare tutti i contenziosi attualmente in essere e, conseguentemente, provvedere al reintegro di tutte le società escluse dal campionato di Serie B”.

Quest’oggi si terrà l’udienza al Tribunale Federale Nazionale (TFN) sul blocco dei ripescaggi in Serie B, che hanno cristallizzato il torneo a 19 squadre. Emesso il verdetto di primo grado, ci sarà un pronunciamento della Corte d’appello, e successivamente si andrà al Collegio di garanzia. Dopo questo inter di giustizia sportiva, che terrà tutti col fiato sospeso per almeno un’altro mese, ci si potrà rivolgere alla giustizia amministrativa (quindi al TAR). Tutto questo inter è sottolineato dalla sentenza della Panzironi che scrive “A fronte di una tale situazione (ovvero di un giudizio ancora in itinere dinanzi agli organi della giustizia sportiva), deve ritenersi preclusa al giudice statale la possibilità di adottare una qualche decisione di natura giurisdizionale”.

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