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Serie D – Mitro (Picerno): “Stagione straordinaria. Un onore ospitare l’Avellino

Ottantuno punti. Annichilite Cerignola e Taranto. Un podio conquistato con programmazione, sudore e dedizione al lavoro. Una cavalcata mirabile che ha visto il Picerno, paesino lucano di cinquemila persone, conquistare la testa dell’ostico girone H ed approdare in serie C, per la prima volta nella sua storia. E il Picerno, dopo aver giocato contro il Bari, sarà il prossimo avversario dell’Avellino nel girone del Poule Scudetto, domani. E il DG della compagine lucana, Enzo Mitro, in un’intervista esclusiva ha commentato così la stagione dei suoi: “Abbiamo fatto un campionato straordinario. Ne hanno parlato in tutta Italia. Le grandi corazzate come Taranto e Cerignola, partite favorite per la vittoria finale, hanno fatto senza dubbio bene, ma noi siamo stati straordinari. E lo dicono i numeri. Avevamo finito il campionato in anticipo, poi qualcuno ha inventato qualcosa e ci ha costretti a rigiocare avendo la testa già in “vacanza”. Ma va bene così, i nostri ragazzi hanno dimostrato di essere grandi. E il miracolo Picerno ha mostrato che nel calcio non si vince soltanto con i nomi, ma soprattutto con programmazione, serietà e umiltà. Io ho fatto l’assistente arbitro per dieci anni in serie A e per cinque anni in ambito internazionale. Ciò che ho sempre trasmesso ai calciatori è il rispetto verso gli altri, e anche questo ci ha premiato”.

Le aspettative di inizio anno: “In realtà non pensavamo di vincere il campionato. C’erano squadre più attrezzate. L’obiettivo era quello di fare meglio rispetto alla stagione precedente, finita ad un passo dai play-off. Alla prima conferenza stampa, però, il caro presidente Curcio disse che per vincere il campionato c’era bisogno di ottanta punti. Ci siamo guardati in faccia quasi ridendo, pensando a quanto fosse impossibile riuscirci. Ne abbiamo fatti ottantuno. E lui, forse, ci credeva sin dall’inizio”.

E sul futuro: “Il presidente, sul prossimo campionato di C, ha detto di voler lasciare le porte aperte a chiunque volesse dare una mano alla società. Ma, in mancanza di soci, ha affermato di poter proseguire da solo senza problemi alla continuazione di questo progetto. Siamo ambiziosi, sappiamo a cosa andremo incontro, ma non vogliamo assolutamente svolgere il ruolo di comparsa. Abbiamo una squadra dall’età media di 23, 5 anni. Ci sono state e ci saranno sirene di mercato per molti nostri calciatori. Loro si sono dimostrati corretti nel rifiutare offerte altrui per completare il campionato con noi e vincere. Li reputo intelligenti da fare lo stesso anche per la prossima stagione e continuare il nostro progetto”.

Mentre,riguardo ai gironi, Mitro dice la sua: “Credo che basandosi sulle divisioni regionali, il girone meridionale sarebbe un vero girone di ferro. Mischiandoli, invece, verrebbe fuori qualcosa di più equilibrato. E’ vero che si incrementerebbero le spese per trasferte più lunghe, ma non si può precludere la possibilità di promozione a molte squadre che, nel girone C, sarebbero costrette a ridimensionare i propri progetti”.

E sul Poule Scudetto: “Ho visto il Bari contro di noi e mi ha impressionato come squadra. Poi ho visto i pugliesi contro l’Avellino al Partenio, ed è stata una gran partita. Ottimo Bari, solido Avellino. Insomma, stiamo parlando di due squadre storiche che in D e in C sono solo di passaggio. Entrambe meritano di salire nelle categorie che gli spettano. Per noi è un onore affrontarle, così come sarà un onore affrontare altre squadre storiche l’anno prossimo in serie C. Quando salimmo in D, quattro anni fa, chiesi di fare un’amichevole contro l’Avellino, poi la cosa non andò in porto. Domani ci incontreremo per il Poule Scudetto. Che dire, meglio così. Per Picerno sarà una festa ospitare i lupi”.

 

 

 

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