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Calcio a 5/C2: Sandro Abate, la carica di Lieto: “Sono qui per vincere”

In vista del suo primo campionato in serie C2 la Sandro Abate Five Soccer ha deciso di non lasciare nulla al caso. Con una rosa già definita, la formazione del presidente Marzullo ha deciso di affidare la guida tecnica ad uno degli allenatori dal grande carisma e dalla lunga esperienza: Gerardo Lieto.

Entra nel mondo del futsal per caso nel 1992 , pian piano riesce ad arrivare a giocare in tutte le categorie fino ad arrivare nella massima serie. All’età di trentanove anni smette di giocare e inizia il suo percorso come allenatore. Inizia subito bene in C2  dove alla guida del Maddaloni vince il campionato e centra la promozione. Non contento di questo il mister in C1 riesce a salvarsi ma allo stesso tempo vince la Coppa Italia regionale. Riesce a centrare la finale di coppa per ben  tre volte ma perdendola: in due casi col Maddaloni e una con il Sant’erasmo. La favola piu bella da raccontare per la sua carriera è proprio quella con il Sant’Erasmo: riesce a far piazzare la sua squadra seconda in classifica dietro alla potenza Ottaviano vincitrice playoff regionali e sono andati vicini al sogno B, uscendo dal girone a tre solamente per colpa della differenza reti. Lieto nutre una forte passione per il basket italiano e campano visto che è un gran tifoso della Juve Caserta Basket.

Mister Gerardo Lieto come riuscirà a far entrare in testa ai suoi giocatori la sua mentalità vincente?

“Dare una organizzazione ben precisa è la priorità per acquisire mentalità, per avere concentrazione, tralasciando gli aspetti esterni che possono in qualche modo distogliere i giocatori. Le vittorie aiuteranno molto in tal senso ma saranno gli incidenti di percorso (spero pochi) a far maturare.”

Il suo passato parla chiaro , è un vincente, è pronto per questa nuova sfida?

“Alleno da sei anni ed ho ottenuto buoni traguardi. Il lavoro duro, la serietà e la professionalità per me sono aspetti fondamentali. Ho una gran voglia di iniziare, e non a caso forse saremo una delle poche squadre che si riunira’ molto in anticipo rispetto alle altre.”

Da poco tempo conosce i suoi nuovi ragazzi. C’è qualcuno che l’ha subito impressionata?

“Con alcuni ci ho giocato contro, con qualcun altro ci ho già lavorato in passato. In questi due raduni fatti, ho visto molto entusiasmo. Abbiamo dei giocatori talntuosi ma in questo sport il talento va messo al servizio dei compagni. Essere altruisti è una prerogativa fondamentale. Ho sempre detto ai miei giocatori che quando capiranno che un assist equivale a un gol, significa,ritornando alla prima domanda, aver acquisito mentalità vincente.”

Perchè ha deciso di accettare il progetto Sandro Abate nonostante le numerose richieste di categorie superiori?

“Abbiamo finito i playoff nazionali per andare in B a fine maggio e le squadre a quel punto avevano già un allenatore e poi è successo ciò che tutti sanno e, onestamente, sono rimasto spiazzato. Qualche offerta l’ho ricevuta ma dal primo contatto avuto con la proprietà Sandro Abate ho capito subito l’ambizione e la voglia che avevano di crescere in questo sport. Non potevo rifiutare un progetto così interessante.”

In merito al mercato si ritiene contento di ció che la società ha svolto fino ad ora ? Manca qualche tassello o la squadra è già pronta?

“Il mercato è chiuso. Se avremo la possibilità di trovare qualche giovane interessante che sposi a pieno il progetto, valuteremo insieme il da farsi. La società mi ha chiesto dal primo giorno di valorizzare il parco giocatori del posto e senza nessuna remora ho accettato questo tipo di soluzione. È il modo migliore per abbattere costi e crescere e migliorare giovani del posto.”

Quali sono gli obbiettivi che vi ha affidato la società e quali sono quelli personali?

“La società mi ha chiesto in 4-5 anni di andare in B ma di natura penso solo ed esclusivamente a vincere e quindi vorrei arrivarci prima della scadenza. Sappiamo bene tutti che vincere non è mai facile  ma di certo daremo filo da torcere a tutti e, soprattutto, faremo parlare molto di noi.”

È presto per dirlo ma potrebbe preannunciarci un quintetto titolare?

“In questo sport non esiste un quintetto titolare, esistono delle circostanze, delle dinamiche che andranno affrontate di giorno in giorno. Tutti saranno coinvolti nel lavoro. Poi giustamente sarà mio compito capire chi può darti di più rispetto ad un altro in determinate partite.”

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