“Carmine ha raggiunto un suo sogno, ero certo che si sarebbe riscattato”
Ha vissuto questa esperienza sin dal primo giorno di preparazione come le precedenti. La qualificazione alle prossime Olimpiadi di Rio 2016 è anche merito di Michele Picariello, il maestro di Carmine Tommasone, un secondo padre che ha seguito “The Wolf” sin dall’inizio nel mondo della boxe.
“E’ un’altra grande soddisfazione che Carmine ha regalato a me e a tutta l’Irpinia, raggiungendo un obiettivo che inseguiva da lungo tempo e che è riuscito a centrare” – sottolinea Picariello che pochi minuti dopo la notizia della vittoria del suo allievo ha ricevuto la telefonata di congratulazioni da parte del Ct della Nazionale Italiana Bergamaschi.
Alla vigilia erano numerose le insidie paventate dallo staff tecnico di Tommasone in vista del torneo preolimpico disputatosi a Vargas: “Non era facile gareggiare in una competizione con sole tre riprese a disposizione quando si viene da anni di combattimenti in cui i round sono ben tredici. Carmine è riuscito a mettere sul ring ancora una volta tutta la professionalità che lo contraddistingue. Non è semplice quello che ha fatto. I pugili a certi livelli sono tutti bravi. Ha gareggiato in una categoria non propria sua. Il cuore e la grinta lo hanno aiutato.”
Le ore che hanno accompagnato la finalina per il terzo e quarto posto (poi vinta contro Yasin Yilmaz) non sono state semplici da affrontare: “Ho sentito Carmine tre volte prima che iniziasse il combattimento – afferma Picariello – Temevo che potesse andar incontro ad un calo di tensione ma parladoci ho intuito la sua determinazione, il suo desiderio di voler andare a Rio de Janeiro.”
Tommasone farà rientro domenica dal Venezuela atterrando all’aereoporto di Fiumicino. Martedì è prevista una convocazione a Roma presso il Coni prima del raduno con la Nazionale Italiana ad Assisi dove si inizierà a preparare l’avventura in terra brasiliana.
