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Mal di pancia “Genoa”: Asencio ha bisogno di più spazio

Con l’ufficiale stop della trattativa per Giacomelli, che ieri sembrava vicinissimo ad Avellino, oggi in casa irpina scoppia il caso Genoa, con i “grifoni” che suonano alla porta di Taccone e chiedono maggiore utilizzo dell’attaccante Raul Asencio, giovane promettente che il Genoa ha girato in prestito all’Avellino.

E, a quanto intuito, il club ligure avrebbe storto un po’ il naso con l’Avellino, “minacciando” di richiamare il giovane alla base e girarlo, prima della fine di agosto, in piazze come Palermo o Carpi che sembravano interessate assieme all’Avellino al giovane iberico.

Evidentemente vedremo il giovane più spesso in campo in queste ultime partite di agosto e magari anche titolare nella gara di Coppa Italia di domenica a Verona oppure Novellino andrà dritto per la sua strada considerando ogni cosa con il giusto tempo.

Ma oggi noi poniamo una riflessione sugli atteggiamenti del Genoa, che da squadra associata o presunta tale, ad oggi, ha disatteso tutte le notizie che dall’inizio gravitano intorno a questo presunto patto. Iniziando da Omeongà, promesso di girarlo in prestito ad Avellino una volta acquistato, passando per Morosini, Gapkè a tanti altri giocatori che benissimo potevano venire ad Avellino e poi pronti ad accasarsi altrove, senza che il Genoa abbia fatto nulla per indirizzarli verso l’Irpinia. Ora, dopo queste promesse non mantenute, fa notare un certo dissenso anche sul minutaggio di Asencio, quasi minacciando di riprenderlo e girarlo altrove.

Il mal di pancia del grifone ha scosso il pomeriggio biancoverde, sperando che non coinvolga le scelte future di mercato dell’Avellino.

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