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Alla scoperta del Bakken Bears, prossimo avversario in Europe Cup

Bakken Bears è dedicato e impregnato da una seria cultura vincente, in cui gli obiettivi ambiziosi si traducono in un costante successo“. Questa frase, riportata sul sito ufficiale della formazione danese della città di Aarhus, testimonia senza ombra di dubbio la mentalità della squadra e della società. Il sodalizio nato nel 1954  come Aarhus Basketball Forening, è difatti una squadra abituata a vincere, come testimoniato dai 15 campionati e dalle 11 coppe nazionali presenti nella sua bacheca. Successi che, tra l’altro, sono in gran parte giunti negli ultimi 18 anni, dunque a partire dall’anno Duemila; una società, insomma, che sta avendo il suo periodo felice proprio nella stessa epoca della Scandone, che in quello stesso anno conobbe per la prima volta la massima serie.

La differenza tra il campionato italiano e quello danese, tuttavia, è evidente. Il Bakken, infatti, gioca in un campionato di sole 8 squadre, nel quale quest’anno, da campione in carica, si è piazzato al secondo posto con 17 vittorie e 4 sconfitte nella stagione regolare. I playoff, partiti il 18 marzo, hanno visto gli “Orsi” superare i quarti di finale contro il Copenaghen (3-0 la serie), per poi andare in crisi nelle semifinali, che si stanno tuttora disputando contro il Naestved: con quest’ultima avanti per 2-0 nella serie, il Bakken Bears rischia seriamente di non poter difendere il titolo di campione di Danimarca nella finalissima. La partita decisiva si giocherà il 14 aprile, quindi proprio a cavallo tra i due impegni in Coppa contro la Sidigas.

La loro avventura europea di questa stagione iniziò nel peggiore dei modi, con l’eliminazione nei preliminari di Champions League a vantaggio degli olandesi del Groningen, che per uno scherzo del destino sono impegnati nell’altra semifinale contro la Reyer Venezia. Superate agevolmente(due primi posti) entrambe le fasi a girone, hanno poi eliminato il Ventspils agli ottavi grazie a due vittorie, per poi accedere al sofferto quarto di finale contro i francesi del Le Portel; dopo il +14 ottenuto all’andata in trasferta, Bakken ha perso in casa per 80-86, riuscendo così a difendersi dal tentativo di rimonta di una squadra sulla carta più attrezzata.

I prossimi avversari della Sidigas, sono una squadra da non sottovalutare; Bakken Bears ha avuto sì un calo di forma nelle ultime partite, ma resta comunque una squadra capace di viaggiare ad una media-gara di oltre 91 punti nel proprio campionato e di quasi 85 in Europe Cup; è dunque una squadra temibile in attacco. Tra gli atleti da temere per la compagine irpina c’è  sicuramente la guardia trinidadiana Devaughn Akoon-Purcell classe 1993, che segna in media 18 punti a partita con 4,7 rimbalzi e 3,5 assist; il treccioluto numero 5 ha una discreta stazza fisica per il ruolo che ricopre (1 metro e 96 per 91 kili) e dunque non sarà facile per gli esterni biancoverdi difendere su di lui. Interessante, anche se non ancora al top della forma a causa dei postumi di un infortunio, anche l’ala americana Tony Bishop, che trova discretamente la via del canestro e, grazie alla sua fisicità, si fa valere anche al rimbalzo (5,7 la sua media in campionato). Gli “Orsi” di Aarhus completano il parco-americani con il play Doug Wiggins, veloce ed abile nel passare la palla (quasi 6 assist a partita) e Jeffrey Crockett, ala forte dalla mano educata (12 punti di media-gara), ma probabilmente il giocatore più completo tra le loro fila è il danese dalle evidenti origini balcaniche Darko Jukic: una combo 3-4, capace di ben figurare su entrambi i lati del campo e di segnare canestri in varie maniere. Completa il quintetto il pivot senegalese Michel Diouf, classe 1989, alto 208 centimetri e leader dei suoi nella statistica dei rimbalzi (6,5 per match).

In Coppa, così come in campionato, sono ben quattro i cestisti in forza ai danesi che tengono una media di punti in doppia cifra; in 16 gare disputate fin qui, Poucell, Crockett, Diouf e Jukic risultano essere i migliori realizzatori di squadra (rispettivamente con 19.6, 16.2 , 12.1 ,11.6); la guardia trinidadiana è addirittura il secondo miglior realizzatore di tutta la competizione; va da sè che questo giocatore necessita di grande attenzione da parte di Leunen e compagni. In generale Bakken è una squadra che ama correre e giocare a ritmi alti, formata da giocatori atletici e versatili. Un cliente scomodo per i Lupi di Avellino, che dovranno difendere bene e nello stesso tempo attaccare la zona, che il coach danese Steffen Witch predispone per ampi tratti di gara. Servirà una partita attenta tatticamente per vincere la gara di mercoledì al Paladelmauro e dunque scrivere un altro piccolo capitolo della pagina di storia che la Sidigas sta scrivendo in Europa.

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