Le dieci tragedie più dolorose della storia del calcio

L’ottava giornata della Ligue 1 è stata segnata dai momenti di panico vissuti dopo un quarto d’ora dal fischio d’inizio di Amiens-Lille, quando una balaustra della tribuna dove si trovavano i tifosi ospiti, ha ceduto sotto la veemenza dei festeggiamenti per il gol del vantaggio siglato da Ballo-Tourè. Match interrotto e bilancio dei feriti cresciuto ora dopo ora. Quanto accaduto ieri in Francia è l’ultimo di una lunga serie. Sfogliale tutte

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[tps_title]Heysel (1985)[/tps_title] [fncvideo id=117705 autoplay=true]

Juventus e Liverpool: finale Coppa dei Campioni, anno 1985. Prima del calcio di inizio i supporters dei Reds cercarono di attaccare i tifosi italiani. Paura, terrore: in molti cominciarono ad ammassarsi  contro il muro opposto al settore della curva occupato dai sostenitori del club inglese. Nella grande ressa alcuni si lanciarono nel vuoto per evitare di rimanere schiacciati. Altri cercarono di scavalcare gli ostacoli ed entrare nel settore adiacente, altri si ferirono contro le recinzioni. Quel muro, incredibilmente, non resse per il troppo peso e la troppa pressione. Moltissime persone rimasero schiacciate, calpestate dalla folla e uccise nella corsa verso una via d’uscita, per molti rappresentata da un varco aperto verso il campo da gioco. Il bilancio fu di 39 morti e circa 600 feriti. Nonostante tutto questo la partita si disputò ugualmente. Dissero per motivi di ordine pubblico. Una delle pagine più tristi della storia del calcio mondiale.

[tps_title]Valley Parade (1985)[/tps_title] [fncvideo id=117697 autoplay=true]

​Sabato 11 maggio 1985. Allo stadio Valley Parade di Bradford si gioca il match tra  Bradford City e Lincoln City, valido per il campionato di Terza Divisione. Dopo 40 minuti di gioco, molto probabilmente a causa di una sigaretta o un fiammifero, ci fu un primo focolaio nei pressi del settore G dello stadio. Incredibilmente le fiamme si propagarono in un niente. Fino a far crollare il tetto dello stadio. Molti spettatori, nel tentativo di scappare, scesero sul terreno di gioco, altri riuscirono a rifugiarsi nelle case vicine. Il bilancio fu drammatico: 56 persone morte, 265 feriti.

[tps_title]Ibrox (1971)[/tps_title]

2 gennaio 1971: si affrontano Rangers e Celtic. A pochi minuti dal fischio finale i Celtic passarono in vantaggio. Per protesta i sostenitori locali abbandonarono lo stadio in anticipo mentre Stelin realizzò il gol del pareggio. Mentre la folla si apprestava ad abbandonare l’impianto, la calca sulla scalinata 13 aumentò. Da quanto riportato sembra che qualcuno cadendo innescò una tragica reazione a catena. Morirono 66 persone, tra cui molti bambini.

 

[tps_title]Luzniki (1982)[/tps_title] [fncvideo id=117687 autoplay=true]

​20 ottobre 1982, competizione di Coppa Uefa. A giocare quel match  Spartak Mosca e Haarlem. A pochi minuti dalla fine, con il club sovietico in vantaggio per 1-0, molti spettatori cominciarono a lasciare lo stadio a causa del clima freddo, dirigendosi verso l’unica uscita aperta (tutte le altre erano chiuse). A due minuti dalla fine lo Spartak raddoppiò con un gol di Svecov e centinaia di tifosi decisero di tornare indietro. Il ritorno sugli spalti fu impedito dalla polizia e come conseguenza di ciò ci fu un sovraffollamento delle scale che provocò il crollo delle stesse. Morirono 66 persone altre 61 furono ferite.

[tps_title]”Porta 12″ 1968[/tps_title]

23 giugno 1968, Superclásico d’Argentina (partita tra Boca Juniors e River Plate) giocato allo stadio Monumental. Ben 71 tifosi persero la vita schiacciati dal Cancello 12, . Altri 150 rimasero feriti. Il disastro fu il peggior incidente correlato al calcio nella storia della nazione sudamericana; l’età media delle vittime fu di 19 anni. Dopo tre anni di indagini, non fu trovato nessun colpevole.

 

 

[tps_title]Port Said (2012)[/tps_title] [fncvideo id=117679 autoplay=true]

Storia recente. ​Egitto, 1 febbraio 2012. Una vera e propria battaglia vide protagonisti i tifosi della squadra ospite, al-Ahly team della capitale, e i supporters della compagine locale, l’al-Masry. Il bollettino finale fu drammatico: 74 morti e 248 feriti.

[tps_title]Guatemala 1996[/tps_title]

​E’ il 16 ottobre del 1996, match di qualificazione ai Mondiali di Francia 98 tra Guatemala e Costa Rica. A poco meno di un’ora dal fischio d’inizio lo stadio è già pieno in ogni ordine di posto. Ma all’esterno dell’impianto in molti, anche senza biglietto, premevano per entrare. Il numero di biglietti venduti (più di 47.000) superava nettamente la capienza massima dello stadio, che poteva contenere non più di 38.000 persone. Una tragedia annunciata. Le persone che si erano sistemate nei posti più a ridosso del campo furono schiacciate verso le inferriate che separavano le tribune dal terreno di gioco. Quando la polizia si rese conto di quanto stava accadendo, aprì le porte interne, permettendo alla folla di riversarsi sul prato. Alla fine il bilancio fu pesantissimo: 83 morti e oltre 200 feriti.

[tps_title]Hillsborough (1989)[/tps_title] [fncvideo id=117667 autoplay=true]

Semifinale di FA Cup tra Liverpool e Nottingham Forest, sul campo neutro (come da regolamento) dello stadio di Hillsborough a Sheffield. E’ il 15 aprile del 1989. I tifosi del Liverpool furono sistemati nella Leppings Lane, settore a sinistra della tribuna centrale, che conteneva 14.600 posti, lasciando alla tifoseria del Nottingham Forest, che normalmente aveva meno seguito, la più capiente curva opposta, la “Spion Kop End”, che disponeva di 21.000 posti. Quando mancarono pochissimi minuti al fischio di inizio, i tifosi ancora fuori dallo stadio iniziarono ad accalcarsi al Gate C della Leppings Lane che permetteva accesso solo alla parte centrale della curva. In breve tempo i tifosi che già si trovavano all’interno del settore furono schiacciati verso le pareti laterali. In mezzo alla calca avevano persero la vita ben 96 persone (79 di loro avevano meno di 30 anni). Altre 200 personeriportarono ferite più o meno gravi.

 

[tps_title]Accra (2001)[/tps_title]

9 maggio 2001. Allo stadio di Accra è in programma la sfida tra Hearts of Oak e l’Ashanti Kotoko, le squadre più rappresentative del Ghana. La partita si concluse regolarmente con la vittoria dei padroni di casa dell’Hearts per 2-1. Al triplice fischio finale il dramma. La tifoseria avversaria non soddisfatta del risultato cominciò a creare disordini. Fitto lacio di pietre, bottiglie, oggetti metallici all’indirizzo dei tifosi avversari e delle forze dell’ordine. Che reagirono con un fitto lancio di lacrimogeni atti a disperdere la folla inferocita. Fu la fine. Nel tentativo di scappare, i lacrimogeni soffocarono 127 tifosi, che morirono tra lo stadio e dopo il ricovero in ospedale

[tps_title]Perù (1964)[/tps_title]

​Lima, 24 maggio 1964. Si gioca la sfida tra Perù e Argentina valevole per il torneo preolimpico. Dopo l’annullamento di una rete di un calciatore peruviano, due spettatori scavalcarono le recinzioni e invasero il campo di gioco cercando di raggiungere l’arbitro per colpirlo. Gli invasori vennero prontamente fermati dalla polizia. Dalle tribune cominciarono i tumulti dagli spalti. L’arbitro, ritenendo a rischio l’incolumità dei giocatori, fischiò la fine dell’incontro e si rifugiò assieme ai calciatori negli spogliatoi dello stadio. La polizia, nel tentativo di placare le violente proteste scoppiate sugli spalti, iniziò a sparare lacrimogeni tra il pubblico creando però il panico generale. Bilancio definitivo: 328 persone morte, 4000 feriti.

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