CALCIONEWSNEWS MONDO ESTERO

Mondiali: Ronaldo splende, Gimenez salva l’Uruguay, Iran storico. Il resoconto della seconda giornata

Anche la seconda giornata della rassegna iridata in svolgimento in Russia è ormai andata. Tre le partite che ieri hanno chiuso il gruppo A e quello B, non senza qualche sorpresina. La prima ad andare in scena è il match di Ekaterinburg tra l’Egitto di Momo Salah, costretto ancora in panchina, e l’Uruguay del tandem Cavani-Suarez. Una gara nella quale i sudamericani come da copione cercano di condurre l’esito della partita a loro favore, opponendosi tuttavia alla grande organizzazione tattica di Cuper, capace di difendere con ordine, soffrire e attaccare, senza però destare grandi preoccupazioni dalle parti di Muslera.

Negli ultimi minuti la possibilità di un vantaggio ‘churrua’ sono sempre più alte, come il palo colpito dal Matador sullo scadere dei tempi regolamentari. Poco più tardi, sugli sviluppi di un corner, lo stacco imperioso di Gimenez porta davanti la Celeste, battendo uno strepitoso El Shenawy che fino ad allora aveva difeso strenuamente la sua porta con altri grandi interventi, Cavani e Suarez su tutti. Uruguay in testa al proprio girone con la Russia, Arabia Saudita ed Egitto a seguire con i faraoni che appaiono ampiamente capaci di poter superare il loro girone per quanto visto.

La gara delle 17 a San Pietroburgo apre il secondo girone, con una partita che sa di derby arabo tra Marocco ed Iran. Quando Renard, commissario tecnico dei nordafricani, rileva El Kaabi per Bouhaddouz, si aspetta che l’attaccante del St.Pauli possa finire sul taccuino dei marcatori, ma non nella sezione sbagliata. È infatti un suo autogol a decidere un match che per lunghi tratti è stato condotto dal Marocco, il quale però al tempo stesso concede molto all’attacco degli iraniani, basti pensare alla conclusione di Azmoun di poco a lato. Il vantaggio persiano arriva nei minuti di recupero con una deviazione maldestra del subentrato che trafigge El Kajoui e fa cadere nel baratro la selezione capitanata da Benatia: molto difficilmente infatti riuscirà a strappare un risultato contro Spagna e Portogallo. Gli uomini di Queiroz si godono i tre punti conquistati e un nuovo record: diventano la prima nazionale a portare a casa i tre punti con un autogol nell’extratime. Il match-clou di giornata è l’altro derby del girone, quello iberico tra Spagna e Portogallo.

CR7 contro metà dei suoi (forse ex?) compagni di squadra. Allo stadio Olimpico di Sochi si assiste al primo vero partitazo del mondiale, con stelle che sicuramente faranno brillare il cielo russo da qui fino alla fine della manifestazione. Ed infatti la partita non tradisce le attese. Pronti via che al 4′ Nacho atterra Ronaldo che trasforma dal dischetto. Ma è la notte di un duello in cui il campione di Madeira avrà dall’altra parte un altro crac, il quale con lui condivide la stessa lingua, quella di Pessoa: Diego Costa distrugge la difesa spagnola controllando un pallone giuntogli dalla sinistra e dopo un paio di fibre dalla lunga distanza insacca Rui Patricio. Neanche il tempo di esultare che il Portogallo passa di nuovo in vantaggio con un tiro da fuori, sempre suo, che inganna un rivedibilissimo De Gea.

La seconda frazione è un dominio della Roja, la quale giunge al ripristino degli equilibri sugli sviluppi di un calcio di punizione nel quale la difesa portoghese non è esente da colpe, lasciando da solo Busquets sul secondo palo libero di appoggiare un comodo tap-in per l’attaccante dell’ Atletico. Diego Costa-Ronaldo 2-2. Pochi istanti più tardi al 58′ ecco il gol di chi non ti aspetti: grande coordinazione dalla media distanza, botta da fuori che bacia il palo e si insacca dietro Rui Patricio e Nacho si fa perdonare con il primo gol in nazionale l’errore commesso ad inizio gara. Ma si sa, l’alieno ad un certo punto quando decide che quella partita va vinta, si intestardisce e convince anche il più scettico dei suoi compagni a crederci. Si procura una punizione a novantesimo inoltrato. Allarga le gambe, misura i passi e getta un lungo sospiro. De Gea stavolta non ha colpe. Maledetta sul primo palo e gara di nuovo sul pareggio. Rocchi decide che per oggi può bastare. Spagna tre, Alieno tre. Ronaldo chiama, Messi saprà rispondere?

di Vincenzo Boniello

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio